Gare truccate, il blitz: sindaco ai domiciliari, imprenditore in cella

In Fratelli d'Italia Caporaso ricopre il dipartimento degli Enti locali

Gennaro Caporaso
Gennaro Caporaso
Giovedì 23 Novembre 2023, 10:42 - Ultimo agg. 10:58
3 Minuti di Lettura

Da ieri mattina è agli arresti domiciliari il sindaco di Tocco Caudio, Gennaro Caporaso 47 anni, presidente anche della Comunità montana del Taburno e da 15 giorni nominato responsabile del dipartimento enti locali di Fratelli d'Italia. Caporaso in serata è stato sospeso dalla carica di sindaco con un provvedimento del prefetto Torlontano. Misure cautelari anche per un imprenditore finito nel carcere di Capodimonte, Nicola Panella 59 anni, di Montesarchio, già indagato per intestazione fittizia di beni con procedimento al vaglio della Cassazione, e Massimo Pagnozzi di 62 anni di Montesarchio agente di polizia municipale, al quale è stato applicato l'obbligo di presentazione ai carabinieri tutti i giorni.

Altre 10 persone, residenti a Tocco, Torrecuso, Campoli, Benevento, Limatola, Montesarchio, e Napoli sono indagate per i medesimi reati e saranno interrogate nei prossimi giorni.

Inoltre è stato disposto il sequestro di un'azienda immobiliare. I tre destinatari dell'ordinanza sono gravemente indiziati dei reati di turbata libertà degli incanti e trasferimento fraudolento di valori. Venerdì avranno luoho gli interrogatori davanti al Gip. Le indagini sono state condotte dal Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri e dalla Compagnia di Montesarchio e coordinate dalla Procura diretta da Aldo Policastro, e dal sostituto procuratore Maria Colucci. Le ordinanze sono state emesse dal Gip Gelsomina Palmieri.

Gli inquirenti hanno rilevato il reato di turbativa in relazione alla gara d'appalto per i lavori di messa in sicurezza e di sistemazione idraulico-forestale di una strada; un reato che sarebbe stato reso possibile dalla collusione tra il sindaco Caporaso ed il vigile urbano, Pagnozzi, quale membro della commissione di gara, che ha permesso di individuare a monte l'impresa aggiudicataria. Il titolare dell'impresa, sempre per gli inquirenti, era legato al sindaco da un intenso rapporto, tanto che il primo cittadino gli avrebbe commissionato informalmente piccoli lavori di manutenzione stradale. Le indagini hanno poi consentito di riscontrare un secondo caso di turbativa di gara in relazione all'affidamento del servizio di accoglienza integrata per i minori stranieri non accompagnati, attraverso la costituzione di una associazione temporanea di imprese promossa dallo Caporaso affinché partecipasse alla gara. Il primo cittadino, prima ancora della pubblicazione del bando, avrebbe individuato l'immobile da destinare all'accoglienza dei minori, anche se i locali non erano idonei, e scelto la coop che avrebbe dovuto vincere la citata gara d'appalto, promuovendo la costituzione della associazione. L'aggiudicazione sarebbe poi sfumata per un errore del sindaco Caporaso nell'inserimento della domanda nel sistema denominato Mepa.
Video
Gravi indizi sono stati raccolti anche in ordine alla turbativa della procedura di affidamento del servizio di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti affidata nel marzo 2022 all'impresa che già espletava il servizio, in violazione del principio di rotazione. L'impresa aggiudicataria era risultata essere l'unico operatore economico a rispondere alla richiesta, e il servizio le era stato affidato 2 anni. Inoltre il legale rappresentante dell'impresa aggiudicataria, notoriamente già sottoposta a sequestro preventivo e ad amministrazione giudiziaria in un altro procedimento, ha omesso di indicare tale condizione nella domanda di partecipazione alla gara. Una impresa che aveva il reale titolare in Nicola Panella che, secondo l'accusa, ha trasferito la titolarità delle quote societarie a due prestanome per eludere le norme in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Imputati e indagati finora difesi da Angelo Leone, Marianna Febbraio, Grazia Luongo, Carmen Esposito, Vincenzo Regardi.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA