Una rete professionale per le vittime di violenza: pressing della Procura

Tavolo interistituzionale voluto dal procuratore Policastro

Una rete professionale per le vittime di violenza: pressing della Procura
di Anna Liberatore
Mercoledì 19 Luglio 2023, 08:45 - Ultimo agg. 08:55
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Tante mani strette tra loro formano una rete. E le reti, si sa, salvano, attutiscono le cadute, avvolgono chi vi è dentro. Sono uno strumento efficace soprattutto quando hanno un compito sociale e sono fondate sulla collaborazione interforze. Costruire una rete è la finalità perseguita dal tavolo tecnico interistituzionale che si è riunito presso il tribunale di Benevento per elaborare strategie affini di contrasto alla violenza di genere e contro le vittime vulnerabili.

«Il tavolo - ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro - serve a fare consapevolezza e cultura comune per avere un'omogeneità di interventi». Dopo lo stop forzato imposto dal Covid, il piano riparte dalla formazione degli operatori affinché siano in grado di riconoscere stereotipi di genere e pregiudizi per superarli. «Ripartiamo dalla formazione ha spiegato Policastro -, uno dei punti centrali già affrontato dal tavolo ma che, in questa ripresa, pensiamo di mettere a punto con un programma sistematico, organico, che abbia una durata nel tempo consistente.

L'esigenza più avvertita è quella di formare gli operatori: magistrati, avvocati, psicologi, sanitari, assistenti sociali, polizia giudiziaria. Vale a dire, gli attori che si occupano di tutti gli aspetti della violenza di genere. Scuola e docenti compresi. Sarà una formazione di secondo livello per chi è già professionalmente attrezzato ma necessita di approfondire ulteriormente le tematiche, con occhio particolare agli stereotipi di genere e ai pregiudizi che bisogna saper riconoscere per saper superare».

Diversi gli enti che prendono parte al progetto: l'azienda ospedaliera San Pio, l'ospedale Fatebenefratelli, l'Asl di Benevento, l'Asl di Avellino, l'ordine degli avvocati di Benevento, i carabinieri del Comando di Avellino e di Benevento, le questure di Benevento e Avellino, il commissariato di Ariano Irpino, la prefettura di Benevento, l'Uepe (Ufficio esecuzione pena esterna) di Benevento, gli ambiti territoriali B1, B2, B3, B4, A1, l'ufficio scolastico provinciale sannita, l'Osservatorio regionale sulla violenza di genere, i centri antiviolenza Frida, La voce delle donne, Progetto donna e Dillo a noi.

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«Il ruolo delle realtà sanitarie è fondamentale in questo discorso ha sottolineato il procuratore - perché i percorsi rosa vanno incrementati ma pure professionalizzati. Le strutture sanitarie sono accessi con cui la vittima di violenza può avere il primo contatto ed è importante che al loro interno ci siano professionisti consapevoli del fatto che questa tematica va affrontata in un certo modo. Stesso discorso riguarda la sanità di base: i medici ed i pediatri di base sono i primi a poter fare attività di prevenzione poiché hanno contatti quotidiani con l'utenza. Possono avere una parte importante notando piccoli eventi, segnalando fatti o avviando percorsi di avvicinamento a situazioni difficili. Stesso discorso per gli assistenti sociali. L'Ufficio esecuzione penale esterna? E' un altro componente fondamentale della rete poiché ha il compito di rieducare gli imputati condannati, gli uomini che hanno necessità di un percorso riabilitante, di riconciliazione con alcune pulsioni difficili da gestire».

La prima riunione post Covid del tavolo tecnico si è conclusa con la costituzione di un gruppo ristretto di lavoro che progetterà un percorso formativo trasversale da realizzare nel prossimo autunno. I numeri delle violenze di genere nella provincia di Benevento sono alti: «Gli episodi di violenza ha dichiarato in conclusione Policastro sono all'ordine del giorno. La gravità è varia ma la nostra attività è continua ed incessante perché i numeri sono molto alti». Presso la procura della Repubblica, al secondo piano, è situato lo sportello Spazio Ascolto destinato alle vittime vulnerabili e di violenza di genere. L'accesso è previsto il lunedì dalle ore 15 alle 18 ed il mercoledì dalle ore 10 alle 13. E' stato istituito anche un numero telefonico, il 3287870406, attivo 24 ore su 24. Nei giorni di apertura dell'ufficio è possibile contattare anche lo 0824/1955736, oppure inviare una mail all'indirizzo ascoltoprocura.bn@libero.it.

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