Alla "scoperta" dell'Appia antica ora sprint per i progetti di rilancio

Gli interventi hanno consentito di far riaffiorare tratti dell'antica arteria romana

La riscoperta dell'Appia antica
La riscoperta dell'Appia antica
di Antonio Martone
Mercoledì 19 Luglio 2023, 08:39
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Si sono conclusi a Santa Clementina gli «interventi conoscitivi» che hanno consentito di riportare alla luce alcuni tratti del tracciato dell'Appia antica, da parte di archeologici della Soprintendenza alle Belle Arti ed al Paesaggio. Il progetto, denominato «Appia Regina Viarum», era stato predisposto con finanziamenti ministeriali e mirava alla conoscenza della strada come itinerario ed alla verifica dello stato di conservazione. Missione compiuta, perché dopo i primi saggi che non avevano sortito alcun risultato, successivamente in più punti è stato rilevato il tracciato della prestigiosa e più importante strada dell'epoca romana, ed è stata fatta piena luce a livello di studi sui monumenti funerari che si trovavano ai lati dell'Appia, proprio nella zona di Santa Clementina.

Sono stati esauriti, ma il progetto continua perché proprio nelle prossime settimane si gioca la "partita" più importante ed in base ai responsi potrebbe esserci una svolta per l'intera zona. A settembre, infatti, arriveranno a Benevento i commissari che dovranno valutare l'intera questione con l'eventuale coinvolgimento anche del capoluogo sannita al processo di candidatura come patrimonio Unesco dell'antica strada.

In caso positivo, si creeranno nuove importanti opportunità.

Sarebbero già pronti dei prestigiosi progetti da parte della stessa Soprintendenza che poi si devono allineare, contestualmente alla candidatura come patrimonio Unesco dell'Appia antica. Si potrebbe quindi mirare a finanziamenti con i fondi Pnrr, in sinergia con il Comune, sfruttando eventualmente anche fondi regionali. Insomma, il discorso Appia antica è un'altra carta importante per il rilancio turistico e la concreta realizzazione di un parco archeologico a Santa Clementina. Del resto le parole del nuovo soprintendente per Benevento e Caserta architetto Gennaro Leva, anche di recente, in occasione della giornata dedicata a Ciro, sono state chiare: «La Soprintendenza non trascura il territorio di Benevento, ma al contrario in sinergia e d'intesa con vari enti è pronta a presentare proposte sulle quali stiamo lavorando e riguarderanno l'Appia antica, il baby-dinosauro Ciro che in Giappone ha avuto un successo incredibile e la stessa piazza Pacca per la quale si profilano varie ipotesi che renderemo note a settembre».

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Le fonti ministeriali, secondo quello che è il protocollo improntato sul riserbo e la massima prudenza, non rilasciano dichiarazioni ufficiali, ma la fase attuale del rinterro del tracciato dell'Appia era prevista già nel progetto originario. Solo successivamente si interverrà con altri fondi anche per una sorta di restaurazione. Secondo gli archeologi, infatti, il tracciato dell'Appia a Santa Clementina è molto rovinato perché è stato sempre utilizzato dall'età antica, fino all'età medievale e addirittura fino all'età moderna. Le continue lavorazioni e utilizzi ne hanno compromesso parzialmente lo stato di conservazione, ma non fatto scemare l'interesse da un punto di vista storico.

Determinante, dunque, sarà l'esito della verifica dei commissari che sancirà la svolta. «Proprio in questa ottica - ha affermato il soprintendente per Benevento e provincia Simone Foresta - lo scorso anno abbiamo lavorato sul progetto legato ai sondaggi, ottenendo il finanziamento dal ministero perché l'opportunità dell'Appia antica credo che sia unica». Significativa anche la posizione del comitato di quartiere Santa Clementina, attraverso le parole del presidente Claudio Rocco. «Anche noi residenti sapremo finalmente come considerare il nostro rione che è il caso di dire, attualmente è una sorta di oggetto misterioso. Nel senso che non ci sono le giuste attenzioni che andrebbero riservate a una zona di rilevante importanza storica, viste anche le continue scoperte e la conferma dell'esistenza di necropoli antiche. Vediamo che succede a settembre».
 

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