Anniversari storici, 120 anni fa la morte di Francesco II. L'esilio dell'ultimo re Borbone

Sabato 20 Dicembre 2014, 15:31
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Il gioco degli anniversari storici è occasione di ricordo. Se ne avvicina uno sull'ultimo re delle Due Sicilie: 120 anni fa, il 27 dicembre del 1894, ad Arco di Trento moriva Francesco II di Borbone. Una figura simbolica, con lui finì la storia del regno del Sud indipendente, fondato dai Normanni e consolidato dagli Svevi 7 secoli prima. Cominciò la storia dell'Italia unita, con le regioni meridionali che ne divennero provincia. Per tanti abitanti di Arco, cittadina allora nell'impero austro-ungarico e oggi nel Trentino Alto Adige, Francesco II era solo il signor Fabiani. Così si faceva chiamare l'ex re, salutando con signorilità chiunque incontrasse. Ad Arco, si trasferiva in periodi fissi per "passare le acque", come si diceva allora. Curarsi, come gli aveva prescritto il suo medico per alleviare gli effetti del diabete che lo assillava da anni. Quel male fu la causa della sua morte a 58 anni. Diabete mielitico, fu la diagnosi finale. Girava per la stradine di Arco con il suo cane, andava a Messa, incontrava i principi d'Asburgo che d'estate frequentavano la cittadina. Oggi Arco ha una via intitolata proprio a Francesco II di Borbone. I funerali, il 3 gennaio 1895, furono solenni. Era morto il principe di Castro, titolo nobiliare che l'ex re si era scelto per l'esilio. Nella bara, fu inserita una biografia scritta del defunto. Lasciò in eredità i diritti della casa Borbone delle Due Sicilie al più grande dei fratelli ancora in vita: Alfonso conte di Caserta. Glielo aveva annunciato attraverso una lettera scritta proprio ad Arco il 18 novembre 1887. Solo nel 1984, 90 anni dopo la morte, il corpo di Francesco II insieme con quello della moglie Maria Sofia che morì a Monaco di Baviera il 19 gennaio 1925, furono trasportati nella chiesa di Santa Chiara dove sono sepolti re, regine e principi della casa regnante delle Due Sicilie. Quell'angolo della storica chiesa è il Pantheon napoletano dei Borbone. I 33 anni di esilio furono vissuti da Francesco II con grande dignità, nonostante avesse problemi economici perché anche i beni privati di famiglia, persino la dote di Maria Sofia, erano stati requisiti da garibaldini e piemontesi. Anni tormentati, trascorsi a Roma, poi Parigi, Monaco, con frequenti viaggi. Con piglio signorile, l'ex re cercò di guidare la famiglia, mantenendone il decoro. Inutile recriminare sulla perdita di un regno, segnato da penalizzanti equlibri internazionali e classi dirigenti inadeguate ad affrontare il momento difficile: la Nazione napoletana finì nel 1861. A distanza di 120 anni dalla morte dell'ultimo Borbone regnante, diverse associazioni e l'Ordine costantiniano hanno organizzato manifestazioni e celebrazioni religiose in ricordo. Appuntamenti da memoria storica.
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