Gli anelli di Saturno 

Venerdì 10 Aprile 2015, 10:49 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:35
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Siete stufi di Baricco? Non ne potete più di coppole e coppoloni con Capossela che sproloquia? Non distinguete il Premio Strega dalle gare d'appalto dell'Expo? Pensate che il segreto della vita non stia nei personaggi seriali? Allora cambiate punto di vista e letture, cercatevi Winfried Georg Maximilian Sebald. Sì, ancora una volta le risposte passano dalla Germania. Cercate i suoi libri, pieni di foto e di elenchi, densi di ricordi, la sua lingua capace di portare tutto il mondo materiale in pagine immateriali. Prendete "Gli anelli di Saturno" che è un pellegrinaggio in Inghilterra, ma senza voti, santi, madonne, è un viaggio-passeggiata che si trasforma in una lunghissima divagazione piena di storie che avvolgono fino a creare dipendenza. La grandezza di Sebald sta tutta nella dominazione del tempo: entra ed esce fino a cristallizzarlo, senza rimanerne vittima. La natura è la vera protagonista in Sebald, la sua immaginazione prova a sezionarla, capirla, dirimerla, per restiuircela con le istruzioni. Misura il mondo con un filo, quella della sua scrittura. 
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