Maria Pirro
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Amici mai e più felici in famiglia

di Maria Pirro
Sabato 30 Ottobre 2021, 15:24
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«Bambini e ragazzi soffrono molto di solitudine, di più di ansia e depressione», certifica Carmela Bravaccio, responsabile di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Federico II. E Andrea De Bartolomeis, direttore di Psichiatria e psicologia, spiega cosa fare per intercettare il disagio e intervenire anche per sostenere gli adulti.
 

Quali sono i campanelli di allarme?
Bravaccio: «Difficoltà ad addormentarsi, disturbi del sonno e dell'alimentazione. Gli adolescenti evitano di uscire e i giochi con i coetanei, hanno un calo nel rendimento scolastico».

Come si manifestano, invece, i disturbi dell'alimentazione e come comportarsi?
Bravaccio: «Oggi ci sono ragazzi che pesano 28 chili. Ma, prima di arrivare a questo, i sintomi sono diversi: sminuzzare i cibi nei piatti, restare per ore con un boccone in bocca, rifiutarsi di sedere con i genitori a tavola, dire di avere già mangiato per continuare a dimagrire. I modelli proposti sui social possono influenzare negativamente chi è già fragile».


È giusto sequestrare i cellulari ai ragazzi?
Bravaccio: «Non è la strategia da seguire. Occorre dare l'esempio, cercando di non usare lo smartphone nei momenti conviviali, non regalarlo ai bambini o staccare la linea internet dai loro apparecchi».


Si può essere amici dei propri figli?
Bravaccio: «Assolutamente no, soprattutto durante la loro adolescenza.

Significa non poter poi far rispettare ai ragazzi le regole. Bisogna ascoltarli, invece. mantenendo il ruolo educativo del genitore».


Quanto incidono alcol e droga sulla mente?
De Bartolomeis: «Il sistema nervoso centrale è il principale target delle sostanze di abuso, e nessuna droga va considerata non pericolosa: porta evidenti le conseguenze sulla salute psichica, soprattutto nei giovani che hanno già una propensione a sviluppare una patologia».


Ci sono esercizi per prevenire e combattere la depressione?
De Bartolomeis: «Può aiutare uno stile di vita che rispetta il ritmo circadiano, non alternare cioè i meccanismi sonno-veglia, evitare bevande alcoliche prima di andare a dormire, avere cura dell'igiene personale e non trascurare le patologie fisiche».


Si può guarire dalle patologie psichiatriche e in che modo?
«È possibile curarle».


Alla Federico II si sperimentano anche nuove cure?
«In particolare, per quei pazienti che non rispondono alle altre terapie. Ci sono alcune tecniche di neurostimolazione, ma i farmaci non rappresentano l'unica soluzione».

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