Al Csm sette domande per la carica
di procuratore di Napoli Nord

Al Csm sette domande per la carica di procuratore di Napoli Nord
di Mary Liguori
Venerdì 12 Febbraio 2021, 08:05
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Corsa a sette per il vertice della Procura di Napoli Nord. L’incarico sarà vacante a partire dal prossimo 26 febbraio quando il procuratore Francesco Greco andrà in pensione. Per l’ufficio giudiziario più giovane d’Italia – fu inaugurato nel 2013 – concorrono tre procuratori e quattro aggiunti. Hanno presentato domanda gli attuali capi delle Procure di Santa Maria Capua Vetere, Avellino e Tivoli, vale a dire Maria Antonietta Troncone, Domenico Airoma e Francesco Menditto e i procuratori aggiunti di Torre Annunziata, Napoli e Roma Pierpaolo Filippelli, Anna Maria Lucchetta, Luigi Frunzio e Rodolfo Maria Sabelli.
 
La storia del Palazzo di Giustizia di Napoli Nord sarà per sempre legata al primo procuratore che ha guidato l’ufficio inquirente. Francesco Greco ha, praticamente, «aperto» la Procura con sede a palazzo aragonese di Aversa, indirizzandone i primi difficili passi, organizzando da zero un ufficio neonato che copre un territorio dove vivono un milione di persone, a cavallo tra due province, dove le emergenze quotidiane sono criminalità organizzata, reati predatori, aggressioni ambientali, immigrazione clandestina, sfruttamento del lavoro nero, solo per citarne alcune. Un compito non facile che Greco ha inteso svolgere nei crismi del pragmatismo. Quando c’è stato da battersi per la carenza della pianta organica e per gli spazi, il capo dei pm aversani non si è mai tirato indietro, facendo quadrato con i vertici del Tribunale - fino a un anno fa Elisabetta Garzo, oggi alla guida del Palazzo di Giustizia di Napoli - e quelli dell’avvocatura. La Procura, nonostante le carenze di uomini e mezzi, sotto la direzione di Greco ha fronteggiato da un lato le criticità relative alla criminalità comune, dall’altro la piaga dei reati ambientali e ha coordinato delicate inchieste di profilo finanziario, come quella che scoperchiato una rete nazionale di ditte «cartiere», fascicoli dai quali hanno poi preso spunto, per indagini analoghe, diverse altre procure d’Italia. Non sono mancate inchieste particolarmente delicatissime e di interesse mediatico internazionale come quella sulla morte della piccola Fortuna al Parco Verde o l’indagine, in parte ancora in corso, sul suicidio di Tiziana Cantone. Il procuratore Greco ha quindi «battezzato» la Procura di Napoli Nord, la più giovane d’Italia, e ora si accinge a cedere il passo. Importante e impegnativa l’eredità che lascia a chi lo succederà. Prime tra tutte le inchieste in corso sulle omesse bonifiche che hanno determinato il report divulgato due giorni fa secondo il quale esiste, nei trentotto comuni di competenza della Procura di Napoli Nord, un nesso causale tra alcune gravi patologie oncologiche e l’inquinamento. Fino alle decisioni del Csm che designerà il successore, il procuratore potrebbe dover nominare un vicario che traghetti l’ufficio durante il periodo di vacatio.
 
Esperienze lunghe e importanti quelle dei magistrati candidati per il posto di procuratore di Napoli Nord. Maria Antonietta Troncone è attualmente alla guida dell’ufficio di Santa Maria Capua Vetere, mentre Francesco Menditto è a capo dei pm di Tivoli e Domenico Airoma è da alcuni mesi procuratore di Avellino, dopo sette anni da aggiunto proprio a Napoli Nord. Corrono per la stessa carica, poi, il procuratore aggiunto di Napoli, Anna Maria Lucchetta, già a capo dell’ufficio di Nola, un passato in Dda; Pierpaolo Filippelli, aggiunto a Torre Annunziata, già testa di serie della Dda di Napoli autore di inchieste determinanti sui clan di Ercolano; Luigi Frunzio, procuratore aggiunto a Napoli coordina il pool di magistrati che indagano sulla criminalità organizzata casertana. In corsa anche l’ex presidente dell’Anm Rodolfo Maria Sabelli, aggiunto a Roma, che da pm ha indagato, tra le altre cose, sulla P3.
 

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