Assalto dei teppisti alla stazione:
danni per 20 mila euro a San Felice

Assalto dei teppisti alla stazione: danni per 20 mila euro a San Felice
di Gabriella Cuoco
Lunedì 2 Settembre 2019, 12:00
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SAN FELICE A CANCELLO - Devastata la stazione di San Felice, non accadeva dagli anni Novanta. Nessuno ha vigilato e, nel tardo pomeriggio, l'unico operatore in servizio alla stazione di San Felice a Cancello ha scoperto che tutto era sottosopra. Da un sopralluogo in tutte le zone, sia interne che esterne, è emerso che era stato perpetrato un vero e proprio raid vandalico. Sicuramente la banda è entrata in azione nel momento di pausa dell'operatore e cioè in quello dopo pranzo. La stazione è stata seriamente danneggiata e, nel particolare, oltre ad aver imbrattato mura con spray colorati, la gang ha distrutto porte, stipiti e altre parti architettoniche della sala d'attesa.
 
«Mi sento davvero indignato, - dice Luigi Salvatore, dipendente all'interno dello sportello ferroviario di San Felice a Cancello - da cittadino e da lavoratore, per la completa mancanza di rispetto nei confronti delle cose e soprattutto degli utenti. Ma questa volta non mi fermerò». Immediatamente, sono stati allertati i carabinieri della stazione locale, che hanno effettuato una prima ispezione e, insieme all'operatore, individuato i danni che ammontano orientativamente intorno ai ventimila euro. Nella mattinata di oggi saranno sequestrati dalle forze dell'ordine anche i filmati delle telecamere a circuito chiuso all'interno della stazione ferroviaria. Solo così si potrà individuare definitivamente chi ha agito, cercando di ricostruire tutti i momenti e denunciando chi ha deciso di divertirsi a discapito della comunità».

Ma a San Felice a Cancello, e specialmente nella frazione di Cancello Scalo, i raid vandalici sembrano essere all'ordine del giorno. Sono numerosi quelli che si registrano ai danni della villetta comunale di piazza Castra Marcelli. Addirittura, qualche mese fa, se ne sono registrati due di grossa entità nella stessa notte a distanza di pochi minuti. Uno ai danni dell'ufficio postale di via Barracco l'altro invece in via XXI Giugno in un esercizio commerciale molto frequentato. Più volte, i residenti ma anche le associazioni territoriali hanno invocato maggiore vigilanza ma, soprattutto, il ripristino dove esiste dell'impianto di videosorveglianza comunale.

«La storia è sempre la stessa dice un residente, a pochi metri dalla stazione ferroviaria, che subito dopo la scoperta del raid ha aiutato l'operatore a sistemare le cose qui funziona poco e niente. In verità, insieme a qualche associazione del territorio, prima dell'insediamento della nuova amministrazione comunale e cioè quando c'erano ancora i commissari prefettizi, avevamo addirittura chiesto uno screening territoriale delle telecamere funzionanti. Non abbiamo mai avuto risposta né tantomeno l'attuale sindaco si è preoccupato di capirlo. Nei prossimi giorni, avanzeremo insieme ad altri residenti della zona a ridosso della stazione una richiesta ben precisa: vogliamo sapere se le telecamere funzionano o se stanno lì solo in bella mostra. Ma non solo, il primo cittadino cosa sta facendo in questa direzione? Ci auguriamo che le nostre domande non cadano nel vuoto».
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