Brucellosi, lotta no stop: la Regione non convince

Il coordinamento degli allevatori di bufale convoca la conferenza per indicare le soluzioni al problema

La protesta degli allevatori
La protesta degli allevatori
di Emanuele Tirelli
Venerdì 19 Maggio 2023, 08:49
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Convocata una nuova conferenza stampa per domani mattina. Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino annuncia che «verranno diffuse parti del documento inviato al governo e, in particolare, quella con la "verità sui numeri del fallimento del Piano" e quella sul percorso necessario "per uscire della crisi e risolvere i problemi della brc e della tbc bufalina in provincia di Caserta».

L'incontro convocato al ministero della Salute si terrà lunedì, mentre al presidio alla Rotonda dell'Agnena sulla via Domitiana si sono aggiunti di nuovo quelli nel piazzale della stazione ferroviaria di Villa Literno e nei pressi del casello autostradale di Capua.

All'incontro parteciperà anche il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. «Resteremo in ascolto per capire se e quali novità ci sono», ha dichiarato il presidente Domenico Raimondo. «Il problema della brucellosi riguarda anche i trasformatori e ci interessa da vicino. Fino ad ora siamo rimasti sempre un po' defilati e qualcuno ha potuto interpretare questo comportamento come una mancanza di interesse. Non è affatto così. Non essendo tecnici o ricercatori, non abbiamo però suggerimenti per la risoluzione del problema e ci siamo sempre affidati a scienza e università. Ascolteremo naturalmente anche quali indicazioni e materiale a supporto porterà il gruppo degli allevatori che ha fortemente voluto questo incontro».

Le ultime novità dalla Regione parlano di «ricerca scientifica a 360°, stalla contumaciale per il ricovero degli animali infetti, ampliamento delle attuali possibilità di introdurre capi bufalini provenienti da altre province, ulteriore riscontro genotipico di tutti i vitelli considerati a rischio infezione, prima di procedere all'abbattimento».
Così l'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Caputo, si è espresso dopo le riunioni di mercoledì con task force regionale e Tavolo verde alle quali hanno partecipato anche il commissario per l'applicazione del Piano di eradicazione della brucellosi bufalina, generale Luigi Cortellessa, e i vertici regionali di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. «Queste ha proseguito Caputo - sono alcune delle principali misure intraprese, fra cui la ricerca scientifica che sarà oggetto di specifica richiesta di autorizzazione rivolta alle autorità sanitarie centrali». A questo si è aggiunta la specifica sulla definizione in corso dei criteri per l'erogazione dei contributi per il «mancato reddito» e il pagamento in tempi brevi degli indennizzi per l'abbattimento dei capi infetti.

 

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«Se la Regione avesse adottato quelle proposte 18 mesi fa, quando il movimento le ha avanzate e protocollate, oggi avrebbe risparmiato almeno in parte i disastri che hanno dovuto sopportare le aziende del territorio», ha dichiarato Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento. «La verità è che la Regione continua ad accettare i diktat della sua task force e non ha alcuna intenzione vera di passare dalla politica degli annunci tardivi, alla messa in campo delle soluzioni.

Oggi non serve l'ennesima presa in giro, serve ben altro e il primo atto dovuto è quello di togliere le deleghe alla task force guidata dal dottor Antonio Limone per ricostituire un minimo di clima di confronto credibile».

«Se De Luca si dichiara soddisfatto del lavoro svolto finora in materia di brucellosi ha detto invece Gianpiero Zinzi - perché non partecipa al tavolo convocato dal ministero della Salute per mostrare i numeri di questo "capolavoro"?».
Secondo il deputato casertano della Lega, «la verità è che i contagi sono aumentati e le aziende bufaline ancora in attività sono in ginocchio. Lo sanno tutti, così come lo sanno anche i suoi compagni di partito che già hanno cominciato a prendere le distanze. Dobbiamo cambiare rotta».
 

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