Caserta, assegnazione delle farmacie, il Tar: tutto da rifare

Sospese le nomine per 36 nuovi esercizi nel capoluogo arriva lo stop per due sedi

Caserta, assegnazione delle farmacie, il Tar: tutto da rifare
Caserta, assegnazione delle farmacie, il Tar: tutto da rifare
di Roberto Della Rocca
Venerdì 26 Gennaio 2024, 09:06
4 Minuti di Lettura

Prevalgono, al Tar Campania, le tesi presentate dall'ordine dei Farmacisti della Provincia di Caserta che hanno portato all'annullamento del Decreto Dirigenziale numero 92 con cui, il 3 marzo 2023, il dipartimento 50 della Giunta Regionale aveva indetto il primo interpello per il concorso straordinario per l'assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche rese disponibili dalle previsioni di Piani elaborati dai Comuni.

Si tratta di 36 nuovi esercizi in tutta la Provincia di Caserta, due quelli previsti nel capoluogo e il cui numero, unitamente alle vicende amministrative e burocratiche che hanno portato ad una triplice bocciatura degli ultimi piani presentati da Palazzo Castropignano, ha contribuito all'annullamento del decreto regionale e delle procedure di assegnazione.

Di fronte alla Terza Sezione del Tar (Anna Pappalardo, Presidente, Maria Barbara Cavallo e Rosalba Giansante, Consigliere) hanno prevalso le tesi dell'avvocatessa Carmela De Franciscis che, incaricata dal Presidente dell'Ordine Vincenzo Buonocore, aveva tentato una prima interlocuzione con gli uffici della Regione per evitare il ricorso alla magistratura amministrativa. Tentativo sublimato da una diffida, rimasta inascoltata, che segnalava le anomalie poi contestate al Tar.

«L'Ordine che rappresento ha contestato un provvedimento inficiato dall'annullamento del piano comunale prima provando a dialogare con la Regione, per ottenere una modifica dei provvedimenti adottati e poi al Tar che ha riconosciuto quanto segnalato» racconta la legale dell'Ordine dei Farmacisti Carmela De Franciscis. I giudici hanno ricostruito la vicenda e riconosciuto che il decreto di assegnazione delle sedi del marzo 2023 presentava solo due sedi nella città di Caserta.
Video

Cancellata dall'elenco la terza sede prevista a Tuoro, nonostante le richieste di reintroduzione arrivate dai residenti. Nuove sedi previste dal Comune "Peraltro con nuova localizzazione e composizione", sottolineano i magistrati, anche in contrasto con quanto disposto dalla stessa amministrazione regionale. Già il 20 gennaio 2021 la Regione "comunicava a tutti i Comuni che l'elenco delle sedi farmaceutiche bandito non poteva più essere oggetto di modificazioni né di soppressioni e - si legge nel dispositivo - ribadiva con successiva nota del 27 aprile 2022, che per le eventuali revisioni di pianta organica rimaneva escluse da esse le sedi oggetto della procedura concorsuale".

Modifiche alle aree cittadine di "appartenenza" ad ogni Farmacia stravolte dalle due nuove sedi prevista: la prima nell'area di Puccianiello e Casola, la seconda a copertura di San Benedetto, Falciano, Tredici e aree limitrofe.
Il Collegio ha ritenuto che la concentrazione degli esercizi farmaceutici nei due poli nord e ovest del centro città sia a discapito della fascia esterna sia sintomatico di eccesso di potere e carenza di istruttoria, oltre che di illogicità' come si legge nel provvedimento. Una decisione che non è stata ben accolta da Regione e Comune che si preparano a dare battaglia al Consiglio di Stato. L'avvocato incaricato dal Comune, Francesco Casertano, ha relazionato sulla sentenza sostenendo che la sentenza "non avesse adeguatamente scrutinato le numerose eccezioni di inammissibilità delle domande formulate dalla difesa comunale'" e continuerà a difendere le ragioni di Palazzo Castropignano nel secondo grado di giudizio.

Politicamente, come chiarisce il vicesindaco Emiliano Casale, non cambia nulla per l'amministrazione che intende modificare il piano approvato nel 2016 dalla commissaria Maria Grazia Nicolò e riportare una sede farmaceutica a Tuoro. La farmacia Foglia, che serviva la frazione, era stata trasferita in via Rossini, al parco Cerasole lasciando gli utenti di Tuoro, Garzano e Santa Barbara senza un esercizio di prossimità con danno soprattutto per gli anziani. «Manteniamo la nostra posizione dobbiamo rimuovere gli squilibri creati con il piano nel 2016 e che hanno creato, sul territorio, problemi a farmacisti e cittadini. Ci può essere stato un vizio di forma su cui possiamo discutere e che dobbiamo affrontare - sostiene Casale - ma le nostre motivazioni non sono messe in discussione, ce lo chiedono gli stessi casertani».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA