Covid a Caserta, 17 ricoveri nelle “stanze bolla”: due sono in intensiva

I pazienti accolti negli ospedali di Caserta e Maddaloni: molti arrivano da altre zone della Regione

L'ospedale Sant'Anna di Caserta
L'ospedale Sant'Anna di Caserta
di Ornella Mincione
Mercoledì 20 Settembre 2023, 09:06 - Ultimo agg. 11:12
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Sono 17 i pazienti ricoverati negli ospedali di Terra di Lavoro positivi al Covid. In particolare sono otto nell'ospedale Covid di Maddaloni, di cui due in Terapia intensiva, e nove nell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, di cui due nel reparto di Pediatria. Al netto dei due pazienti nella Rianimazione maddalonese, gli altri non presentano sintomi importanti e la loro positività è emersa soltanto a margine dei motivi per cui sono stati ricoverati. Tutti infatti sono affetti da altre patologie e l'infezione del virus determina un rischio in più o, comunque, una gestione differenziata rispetto ai degenti ordinari. I ricoverati del Covid Hospital di Maddaloni, stando alle parole del direttore generale dell'Asl di Caserta Amedeo Blasotti, «provengono da altre zone e presentano più patologie per cui si tratta di casi complessi che attualmente vengono gestiti a Maddaloni».

Mentre nell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano sono pazienti risultati positivi a tamponi di controllo attualmente ospitati nelle stanze "bolla", vale a dire quelle stanze di isolamento che ogni reparto ha adibito per accogliere il paziente infetto ma ammalato di patologia specifica.

Vale a dire che nel reparto di Cardiologia, ad esempio, ci sono dei posti letto per degenti ordinari e in una stanza "bolla" posti letto per pazienti con patologie cardiologiche ma anche con il Covid.

Intanto, a fronte dell'aumento dei casi già da diversi giorni anche nell'azienda ospedaliera «sono attuate le norme previste dalla regione - tiene a precisare il direttore generale Gaetano Gubitosa - Si tratta di quelle regole comportamentale che aiutano a contenere il virus». In prima istanza l'invito ad usare la mascherina, specialmente nei luoghi comuni; la richiesta dell'esito negativo al tampone per i pazienti e un monitoraggio degli accessi al Pronto soccorso. Norme opportune e precise che aiutano a prevenire il contagio, sebbene in questi giorni sembra concedere una tregua alla provincia casertana.

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Stando al report di ieri pubblicato dall'Asl di Caserta, sono 987 gli attuali ammalati. Sono comunque tanti i positivi processati, solo 94 nella giornata di ieri, ma iniziano ad aumentare i pazienti guariti, 80, che compensano così i nuovi positivi. Non ci sono notizie di altri decessi legati al virus e l'altra buona notizia che si evidenzia dal bollettino, è quella secondo cui l'incidenza è scesa all'8,67%. Il capoluogo nel frattempo ha diminuito i contagiati residenti: sono 107 rispetto ai 110 dell'altro ieri. Aversa continua ad avere 75 abitanti contagiati mentre Marcianise 57. La media degli altri comuni resta al di sotto delle poche decine e sembrano comparire di nuovo i comuni con zero contagi (pochissimi rispetto a quelli che erano due settimane fa).

Che ci sia stata una recrudescenza delle infezioni Covid è stato un fatto palese sia a livello nazionale che a quello regionale. Ecco perché le istituzioni hanno ribadito la necessità delle misure di sicurezza rispetto al contagio. Così come l'Asl che ha mantenuto l'allerta alta sull'infezione, senza mai interrompere il monitoraggio degli infetti in tutta la provincia, anche i vertici dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano hanno sempre prestato fede alle direttive in merito al contagio. Lo scorso 13 settembre, poi, hanno ulteriormente attuato le indicazioni regionali per quanto riguarda la prevenzione al Covid. Viene confermato il test per accesso al PS, ricoveri, accesso ambulatoriale in caso di procedure invasive o con generazione di aerosol, caregiver di persone ricoverate con disabilità o di minori. Inoltre si fa obbligo di indossare la mascherina a lavoratori, visitatori, accompagnatori, anche nelle sale d'attesa (e soprattutto).

Disposizioni viste con favore da Lorenzo Di Guida, referente del tribunale casertano per i Diritti del Malato: la disposizione dell'azienda ospedaliera inerente all'utilizzo delle mascherine conferma una disposizione interna della direzione sanitaria di maggio scorso che, con l'avvento dei mesi estivi e con l'abbassamento dell'attenzione verso la patologia Covid era ormai trascurata nelle sale d'attesa non solo del nostro ospedale ma praticamente dappertutto.
 

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