Il no all'ammissione alla massa passiva dei crediti vantati dai dipendenti comunali per servizi effettuati nel 2013-2014 (due progetti per la sicurezza della movida organizzati anche in collaborazione con il Ministero durante le ore notturne a Caserta) e il mancato pagamento degli straordinari effettuati nel mese di aprile sono soltanto la punta dell'iceberg. I vigili urbani alzano la voce: non ci stanno più a essere ignorati nella gestione della cosa pubblica. Così hanno stabilito di organizzare un'assemblea per decidere le misure da adottare.
Questa mattina ci sarà l'incontro, indetto dall'Usb dopo il confronto con le altre sigle, in particolare con la Cisl ma anche Uil e Cgil - e aperto a tutti i dipendenti comunali. L'appuntamento è alle 10 nell'aula formativa della Caserma San Sebastiano, attuale sede del Comando di polizia municipale, e si protrarrà per due ore. Due ore di discussione per dare la possibilità a tutti i presenti di esprimere il proprio parere rispetto alle criticità che saranno presentate dai sindacalisti. «Non si tratta di una semplice questione di soldi, che pure sono necessari e che sono la giusta retribuzione per ore di lavoro effettuate, ma di una questione più profonda che deve essere affrontata».
Così esordisce Francesco Tescione, rappresentante legale confederale della Federazione Provinciale USB di Caserta. C'è di più, dunque, e Tescione lo spiega: «I rappresentanti sindacali svolgono una mera funzione notarile in Comune ormai da anni. E' un fatto consolidato e a noi non sta bene. Secondo la legge dovrebbe esserci una delegazione trattante nella quale dovremmo essere coinvolti per partecipare, tra l'altro, alle procedure di ripartizione del fondo aziendale, emolumenti, straordinari e quant'altro. Dalla nostra elezione non abbiamo avuto alcun incontro con l'amministrazione e questo non è corretto. Ora ci si prospetta il fatto che non avremo i soldi per le prestazioni del 2013-2014 continua Tescione e i ritardi nei pagamenti degli straordinari di aprile non sono certo da sottovalutare in questo clima di crisi e, allora, una decisione deve essere presa».
Prima opzione da presentare in assemblea sarà «la procedura di raffreddamento, dunque un incontro con l'amministrazione alla quale sarà presente anche il prefetto per trovare un accordo che possa soddisfare tutti».
La parola «lotta» non è detta a caso. I sindacalisti la usano per indicare la propria determinazione nell'affrontare questioni delicate «di interesse sindacale e del lavoro» e soprattutto dei lavoratori. Il comando vigili a Caserta è in sottorganico, i caschi bianchi che prestano servizio in città sono impegnati in più fronti organizzati in gruppi per fasce orarie e devono coprire l'intero territorio. Ora poi, con il problema della movida che è diventato a tratti ingestibile, le cose si sono ulteriormente complicate e l'impegno dei singoli non riesce comunque a garantire un servizio ottimale. A questo si aggiunge anche la carenza di materiale e di strumenti e locali poco sicuri (il Comune ha concesso la sede declinando ogni responsabilità in merito a possibili problemi derivanti dalla mancanza di area condizionata nella sala) oltre alla mancanza di collaborazione e partecipazione e il risultato è uno stato di agitazione che potrebbe compromettere ancora di più il lavoro degli agenti e la sicurezza del territorio.