Caserta, villetta «Padre Pio»
e il sindaco: «Giù gli alberi malati»

Caserta, villetta «Padre Pio» e il sindaco: «Giù gli alberi malati»
di Daniela Volpecina
Mercoledì 19 Febbraio 2020, 08:32 - Ultimo agg. 11:26
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Il sindaco Carlo Marino torna a rassicurare gli ambientalisti sul futuro di villetta Padre Pio, ma le associazioni si spaccano. Nel corso dell'incontro-lampo di ieri pomeriggio a Palazzo Castropignano con una delegazione di appena due persone (le altre sei sono rimaste fuori per esplicita richiesta del primo cittadino) è stata, infatti, ribadita la volontà dell'amministrazione comunale di salvaguardare gli alberi sani che si trovano nella villetta di via Settembrini, prevedendo l'abbattimento soltanto per cinque piante ormai senza vita. Per gli altri, in particolare quelli spogli come i tigli, prevista una potatura conservativa da effettuare avvalendosi anche del parere tecnico degli ecologisti.

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Tra le promesse del sindaco poi anche la volontà di recepire le modifiche al progetto di restyling della villetta che arriveranno dagli ambientalisti, ma solo da coloro che appartengono ad associazioni che hanno carattere nazionale e riconosciuto. Solo queste ultime infatti verranno ammesse a partecipare ai tavoli tecnici che verranno convocati dopo l'aggiudicazione del bando di gara che pare non avverrà prima di un paio di mesi. Una ventina infatti le aziende candidate e altrettanti dunque i progetti da vagliare. Quello che risulterà idoneo potrà poi essere sottoposto ad una perizia di variante che scaturirà proprio dalle osservazioni degli ambientalisti.

Tanti in effetti i punti contestati relativamente agli interventi di riqualificazione previsti: tra questi la realizzazione di una fontana ornamentale e la notevole riduzione degli spazi verdi a beneficio del cemento. Molte polemiche anche sulle caratteristiche della pista ciclabile. Ma non solo. Sono in tanti in queste ore a domandarsi se il finanziamento previsto - pari a circa 1,6 milioni di euro di fondi comunitari - per un'area di appena 5.300 metri quadrati possa essere spalmato su più interventi e quindi su ulteriori spazi verdi della città anche alla luce della rimodulazione del progetto e dell'annullamento del taglio di 21 alberi. In chiusura, l'impegno del sindaco Marino a un maggiore coinvolgimento delle associazioni nella gestione e valorizzazione del patrimonio verde e dei beni comuni della città. L'idea, infatti, è quella di avvalersi della cooperazione degli ambientalisti attraverso la stipula di un protocollo d'intesa che affidi alle associazioni il compito di vigilare e segnalare eventuali scempi e inadempienze. Un incontro, durato appena dieci minuti, che tuttavia ha avuto l'effetto di un detonatore tra i rappresentanti delle associazioni. C'è chi si dice soddisfatto dell'incontro e propone di attendere le prossime mosse del primo cittadino e chi invece sembra temere si tratti dell'annuncio e invita a non abbassare la guardia e a mettere in campo la protesta.

«Tra le prossime iniziative fanno sapere le associazioni - ci sarà la presentazione di una nuova bozza di regolamento del verde che andrà a integrare il documento approvato in giunta la scorsa estate e a lungo da noi contestato perché privo di alcuni elementi e riferimenti normativi considerati fondamentali sotto il profilo ambientale».

Poi le associazioni punteranno al Puc, il piano urbanistico comunale, forti del fatto che il documento di programmazione è stato rispedito dal sindaco al mittente perché incompleto, e infine al Macrico.

Le considerazioni del primo cittadino sul rifiuto del termine F2 (denominazione urbanistica che indica verde pubblico) perché considerato desueto e rischioso in quanto, a suo dire, ammetterebbe edificazioni nell'area, non hanno convinto le associazioni che, dopo le due delibere presentate dal Comune per la realizzazione di una scuola e di una strada all'interno dell'ex Macrico, si dicono scettiche sulla reale volontà del Comune di realizzare un parco verde.

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