Aumenta la povertà e non c'è sviluppo:
appello Cgil ai sette candidati sindaco

Aumenta la povertà e non c'è sviluppo: appello Cgil ai sette candidati sindaco
Lunedì 27 Settembre 2021, 15:48 - Ultimo agg. 17:59
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Vivibilità, politiche sociali, un sistema di trasporto pubblico locale efficiente, turismo: sono alcune delle priorità indicate dalla Cgil di Caserta in una lettera firmata dal segretario generale Matteo Coppola e indirizzata ai sette candidati sindaco di Caserta.

Altri campi di intervento che il sindacato ritiene prioritari per la città sono la cultura, lo sviluppo di attività ecosostenibili e la lotta alla povertà, «con al centro ovviamente il lavoro, i diritti e le tutele». «Con la pandemia si sono ulteriormente aggravate crisi e disparità. Oggi Caserta è a un bivio - dice Coppola - e abbiamo così deciso di scrivere a quanti si candidano a governare la città per i prossimi anni per delineare una serie di priorità per il capoluogo». 

«Negli scorsi mesi - aggiunge Coppola - abbiamo già aperto un confronto con le forze politiche e sociali della città insieme a Cisl e Uil.

Oggi, anche grazie alle possibilità offerte dal Pnrr, è arrivato il momento di delineare gli assetti futuri della città. Noi non possiamo sentirci estranei e, nella nostra autonomia, siamo aperti al confronto sulle prospettive del capoluogo». Per il leader della Cgil a Caserta, «occorre ridurre le disparità, investendo sulle politiche sociali e su queste aprire un confronto costante con le parti sociali. Bisogna rilanciare il sistema sanitario pubblico, con una interlocuzione costante con l'Università per la conclusione dei lavori del nuovo policlinico. Investire in istruzione e formazione, per arginare il fenomeno dell'abbandono scolastico e della fuga di tanti giovani verso il nord e l'estero. Mettere a rete i nostri poli culturali, per dare a Caserta la centralità culturale e artistica che merita in Campania e in Italia. Dare una svolta alla questione ambientale, e quindi trovare una soluzione alla vicenda Macrico che da troppi anni aleggia sulla città. Aprire i beni comuni alla città, per renderli fulcri di vivibilià e socialità come una moderna città merita».

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