«La contraffazione uccide il lavoro:
mobilitiamoci tutti insieme»

«La contraffazione uccide il lavoro: mobilitiamoci tutti insieme»
di Mariamichela Formisano
Giovedì 25 Luglio 2019, 12:00
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«Siate influencer e aiutateci a sensibilizzare e informare la gente sui danni che la contraffazione arreca all'economia, al lavoro e all'ambiente». Questo l'invito rivolto ai giornalisti che ieri, nella sala riunioni della Prefettura di Caserta, hanno accettato l'invito del direttore generale del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) Amedeo Teti, del coordinatore della cabina di regia nazionale «Terra dei Fuochi» della presidenza del consiglio dei ministri Fabrizio Curcio e del Prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto. Una mano tesa che ha invitato i media del territorio a entrare in squadra, ad essere partecipi e suggeritori di iniziative rivolte alla società civile, soprattutto a quella dei giovani.
 
«Perché è il loro futuro ad essere in pericolo - ha spiegato il prefetto Ruberto - quando si parla di merce contraffatta. Far capire ai giovani che comprare articoli non originali significa sì risparmiare ma a costi altissimi in termini di lavoro perché si sfruttano lavoratori in nero senza diritti e sicurezza; significherà impoverire l'economia di un Paese rendendolo inospitale alle nuove generazioni costrette ad andare via; significherà inquinare il territorio, perché lavorazioni in nero significa smaltimento illegale dei rifiuti di produzione e roghi tossici per cancellarli».

L'iniziativa, che rientra nell'ambito del Protocollo per la lotta alla contraffazione tra il Mise e Prefetture della Regione Campania firmato il 21 marzo scorso nella cornice del Piano di azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti, ha consentito alla Direzione Generale per la lotta alla contraffazione del Ministero di chiedere supporto e consigli ai giornalisti rendendoli partecipi sugli aspetti più rilevanti, connessi all'evoluzione della contraffazione in modo da declinare le iniziative sul territorio della provincia di Caserta nel prossimo biennio, primo tra tutto il coinvolgimento dei media locali nelle attività di diffusione e promozione delle attività di contrasto al fenomeno. «Quello che stiamo attuando è un progetto pilota - ha sottolineato il Direttore Generale presso il Mise Amedeo Teti - che capovolge il sistema: è Roma che va nei luoghi per chiedere sinergie, e va lì dove il problema è più sentito per condividere informazioni e soluzioni. E qui, in Campania e a Caserta, tutti ci stanno dando una mano, dalle forze dell'ordine alle imprese, dalle associazioni di categoria all'Università e le scuole. Segnale evidente di quanto il fenomeno della contraffazione e dei roghi sia sentito nonostante la lotta impari di ciascuno nello scardinare il mercato del falso lì dove non è mai stato inteso come reato grave e, pericoloso».

Si serrano i ranghi quindi, in un periodo storico tra i più difficili per le economie familiari e dove all'articolo griffato, anche se falso, sembrerebbe non poterci rinunciare. «Già con il protocollo d'intesa per il contrasto ai roghi, siglato proprio a Caserta il 18 novembre dell'anno scorso - spiega il Coordinatore della Cabina di Regia nazionale Terra dei Fuochi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Fabrizio Curcio - stanno lavorando insieme la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Campania e sette Ministeri, ossia Difesa, dell'Interno, Ambiente, Ministero per il Sud, Giustizia, Salute, e quello per lo Sviluppo Economico». Un' azione congiunta ad ampissimo spettro, quindi, che va dal contrasto alla prevenzione del fenomeno dei roghi, con l'obiettivo sia dell'attuazione del Piano siglato a novembre, sia di ampliare l'attività di proposizione e miglioramento delle attività di prevenzione e di contrasto.

Monitoraggio e impulso, quindi, che non può prescindere dall'aiuto dei giornalisti, che rappresentano l'interfaccia tra il cittadino e le istituzioni, e che può sia informare sia suggerire a noi strumenti efficaci per rispondere alle esigenze del territorio e permeare il tessuto sociale affinché si abbia consapevolezza dell'inscindibilità tra roghi tossici, mercato della contraffazione, criminalità». Una giornata di lavoro, quindi, tra istituzioni e stampa che si è preannunciata la prima di una lunga serie, mentre il Mise ha già fissato per settembre e ottobre gli appuntamenti di formazione con le scuole, le università, le Camere di Commercio e le Forze di Polizia.
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