Detenuto positivo al coronavirus:
rivolta nel carcere di Santa Maria

Detenuto positivo al coronavirus: rivolta nel carcere di Santa Maria
di Mary Liguori
Lunedì 6 Aprile 2020, 10:22 - Ultimo agg. 11:07
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C’era stata una tregua, nella notte, ma ora l’ira dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere ha ripreso vigore. È di nuovo il reparto Nilo, che ospita detenuti comuni, a guidare la protesta dell’Uccella. La battitura dei reclusi ha per scopo l’ottenimento di misure generali come l’indulto e l’amnistia. La furia dei detenuti di Santa Maria Capua Vetere è scoppiata ieri sera dopo che, in giornata, è stata ufficializzata la positività al coronavirus di un detenuto dell’alta sicurezza, il primo recluso campano con covid 19.

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Già nella serata di ieri, dal Nilo e dal Tevere si è levata la protesta che poi ha coinvolto anche altri reparti. Poi la tregua e, poco fa, la ripresa. I magistrati di Santa Maria Capua Vetere stanno valutando il da farsi. Il penitenziario casertano è una delle grandi carceri campane interessate dal problema del sovraffollamento: ospita mille detenuti a fronte di una capienza di ottocento posti. Prima del detenuto, sono stati trovati positivi al covid un medico e due infermieri.
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