Nel corso dell'intervista La Torre se l'è presa con i pm accusati di accanimento investigativo nei suoi confronti o di mala gestione dei pentiti a suo danno, e con il giovane cronista che lavora al quotidiano «Cronache di Caserta», e che con coraggio si è occupato proprio del boss; Tallino, definito anche «lecchino che non solo scrive menzogne, ma non legge gli atti processuali», lo ha però querelato.
Il boss ha attaccato tutti coloro che a suo dire vogliono tenerlo in carcere. È peraltro in corso al Tribunale di Isernia un contenzioso sul cumulo di pene per le tante condanne ricevute da La Torre.