Caserta, è fuga dalle strisce gialle:
il pass sale da 15 a 80 euro

Caserta, è fuga dalle strisce gialle: il pass sale da 15 a 80 euro
di Daniela Volpecina
Mercoledì 16 Gennaio 2019, 09:04
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Strisce gialle, cala il numero delle richieste da parte dei residenti. All'indomani dell'aumento delle tariffe, è diminuito in città il numero degli automobilisti che ha chiesto di rinnovare il pass per sostare nei pressi della propria abitazione. Il dato definitivo sarà reso noto dalla Polizia municipale soltanto a fine mese ma stando all'andamento di queste prime due settimane si stima che il calo sarà almeno del trenta per cento rispetto ai numeri registrati nel 2018. L'importo necessario per ottenere il pass (versato a beneficio esclusivo del Comune) è stato infatti più che quintuplicato, passando da 15 a 80 euro all'anno.
 
La nuova tariffa, entrata in vigore l'estate scorsa (le prime polemiche in città erano iniziate infatti nel mese di giugno) in concomitanza con l'affidamento del nuovo appalto sulla gestione della sosta alla Tmp srl, è stata percepita materialmente dalle famiglie a partire dal primo gennaio, quando cioè si è trattato di chiedere il rinnovo del contrassegno. A poco è servita la decisione dell'amministrazione comunale di aumentare del dieci per cento il numero delle strisce gialle disponibili in città.

Attualmente sono 609 gli stalli destinati ai residenti distribuiti in 42 strade: 146 in zona A' e 463 in zona B'. Ciascun nucleo familiare, così recita il regolamento comunale, ha diritto a due permessi (per un massimo di due autovetture di proprietà) ciascuno del costo di 80 euro, per parcheggiare nel proprio settore di residenza. La città è suddivisa infatti in sei settori. Con il nuovo sistema, il Comune ha immaginato una previsione di incasso che si aggira sui settantamila euro, un obiettivo difficile da raggiungere alla luce delle numerose defezioni registrate in questo inizio d'anno. Sono centinaia infatti i cittadini che si stanno rivolgendo alle associazioni dei consumatori per valutare la possibilità di un ricorso al Tar Campania. E al contempo stanno aumentando le segnalazioni al comando di Polizia municipale relative alle automobili che sostano sulle strisce gialle senza essere provviste del contrassegno necessario. Nel 2018 le contravvenzioni per questa infrazione erano state appena 120, nel 2019 rischiano invece di aumentare vertiginosamente. Le strade nelle quali il fenomeno sembra essere più diffuso sono via G.M. Bosco, via Botticelli, via Gemito, via Ricciardi e via Roma.

Ma non solo. Il verbale ammonta a 42 euro (la sanzione è appena aumentata del 2 per cento rispetto al 2018), ma l'importo scende a 29,70 euro (più le spese di notifica) se pagato entro cinque giorni. «Quello deliberato dal Comune di Caserta è un aumento assolutamente ingiustificato fa notare Fortunato Giaquinto, presidente dell'Unione nazionale consumatori che sta spingendo tante persone a non rinnovare la richiesta perché non risulta essere più conveniente come in passato anche in virtù del fatto che, è bene ricordarlo, il contrassegno non garantisce l'assegnazione di un posto auto ma solo la possibilità di sostare nelle strisce gialle che in quel momento risultano libere nel proprio settore. Non è consentito infatti parcheggiare sulle strisce gialle di un altro settore pena una sanzione pecuniaria».

In tanti stanno consultando l'associazione dei consumatori anche per contestare le multe elevate sulle strisce gialle in assenza di permesso. «Penso che in questa città si continuino ad adottare due pesi e due misure - denuncia Giaquinto e ritengo ci siano gli estremi per un ricorso». E ancora:
«Premesso che il numero delle strisce bianche è inferiore a quello previsto per legge e andrebbe a nostro avviso rivisto e regolamentato, devo dire che è sotto gli occhi di tutti il fatto che si multa il cittadino che sosta sulle strisce gialle senza il pass e non si multano coloro che quotidianamente occupano in modo completamente abusivo le strisce bianche con tavolini, sedie, arredi di vario tipo e, nel caso di qualche commerciante, addirittura con l'esposizione della merce in vendita. Tutto ciò è inammissibile. Bisognerebbe essere imparziali e offrire un servizio migliore alla città».
 
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