Caserta, 1.300 al test di Medicina
​con il certificato sanitario in tasca

Caserta, 1.300 al test di Medicina con il certificato sanitario in tasca
di Ornella Mincione
Venerdì 3 Settembre 2021, 10:12 - Ultimo agg. 15:14
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Saranno 1.300 i candidati che questa mattina si presenteranno ai cancelli della Scuola Specialisti dell'Aeronautica Militare in viale Ellittico per sostenere i test d'ingresso alla facoltà di Medicina dell'Università Luigi Vanvitelli, in contemporanea al resto d'Italia. Massima vigilanza sulle norme anti Covid e sul controllo del Green Pass, indispensabile perché i ragazzi possano varcare la soglia dello spazio militare e affrontare la prova.

È il secondo anno consecutivo che il test d'ingresso, spalmato in tre giornate, oggi, il 9 e il 14 settembre, è ospitato nell'area della scuola Specialisti dell'Aeronautica militare, fattore che consolida ancora di più la stretta collaborazione dell'ente con l'università Luigi Vanvitelli, siglato in un Accordo Quadro a luglio dell'anno scorso. «I test si svolgeranno nel rispetto delle norme di contrasto e contenimento dell'emergenza da Covid 19 in aree appositamente allestite, nel corso del mese di agosto, dall'Università Vanvitelli con il supporto del personale militare», fanno sapere dalla facoltà.

Dei 1.300, saranno poco meno della metà potranno frequentare Medicina e Chirurgia: 300 studenti per il corso con sede a Caserta, 250 per il corso con sede a Napoli e 35 al corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria.

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Dunque, oltre alla preparazione, i ragazzi non dovranno sottovalutare il possesso della certificazione sanitaria per poter sedersi all'esame di ammissione. Intanto, il controllo sull'epidemia e sul servizio vaccinale non distrae la direzione dell'Asl di Caserta dall'organizzazione dirigenziale dei presidi. Con il pensionamento del direttore Diego Colaccio che guidava sia il presidio di Piedimonte Matese che quello di Santa Maria Capua Vetere, sono stati posti nuovi vertici, presumibilmente ad interim. Gianfausto Iarrobino è il nuovo direttore sanitario dell'ospedale di Piedimonte Matese, mentre Giuseppe Rota ricopre lo stesso ruolo per il presidio di Santa Maria Capua Vetere.

Il servizio vaccinale, al contempo, procede speditamente e anche ieri altre somministrazioni si sono aggiunte alle precedenti, per un totale di circa un milione e duecento mila dosi erogate. Al dettaglio, fino alle 18.38 di ieri, sono stati 646.533 i cittadini che hanno ricevuto almeno la prima dose e di questi 569.112 anche il richiamo. L'obiettivo auspicato è quello di ricoprire l'intera popolazione, ma come primo traguardo c'è quello del 70% di popolazione provinciale per parlare di immunità di gregge. Una percentuale non lontana da quella attuale ma che potrebbe essere ulteriormente estesa (quindi aumentare) in relazione alle varianti e al loro impatto sui pazienti. Per questo è doveroso analizzare l'andamento del contagio.

Stando al report pubblicato ieri dall'Asl Caserta, sono stati 85 i casertani che hanno ricevuto la notizia di positività, emersi dalla processazione di 1.529 tamponi, con un'incidenza del 5,56%. Non ci sono notifiche di altri decessi rispetto quelli già conosciuti, ma sono state certificate 54 guarigioni. Ora i pazienti attualmente in cura per il Covid sono 1.007, oltre trenta in più rispetto la giornata precedente. Trenta pazienti importanti perché superano il limite dei mille ammalati, traguardo che era stato abbandonato già da diverse settimane. Questo vuol dire che non solo il virus continua a circolare ma che, con ogni probabilità, i nuovi infetti sono quei cittadini che tornando dalle vacanze si sottopongono al tampone.
 

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