Imma, fatale la remissione di querela:
salve 2 donne che hanno denunciato

Imma, fatale la remissione di querela: salve 2 donne che hanno denunciato
di Mary Liguori
Mercoledì 25 Luglio 2018, 09:43 - Ultimo agg. 09:46
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Avrebbero potuto fermarlo, se solo lei, come tante vittime di femminicidio, non avesse pensato che lui sarebbe cambiato, che i loro problemi si sarebbero risolti che, ancora, Invece San Marcellino piange la morte dell'ennesima donna morta per mano di chi avrebbe dovuto proteggerla, amarla. Immacolata Stabile aveva denunciato il marito, Antonio Topa, un anno fa, ma dopo un po' quella querela l'aveva ritirata impedendo, di fatto, all'autorità giudiziaria di dare un seguito al quel grido d'aiuto, di fermare in tempo quello che, a un anno di distanza da quella denuncia, si è trasformato il suo assassino.

Ieri la Procura ha conferito l'incarico per l'autopsia che potrebbe essere eseguita già nella giornata di oggi all'istituto di medicina legale di Caserta. Pochi dubbi sull dinamica della serata di follia di via Marsala. Secondo la ricostruzione, Antonio Topa ha atteso che i due figli uscissero di casa per strangolare la moglie a mani nude e poi togliersi la vita impiccandosi. I cadaveri sono stati ritrovati dai due ragazzi rincasati dopo una serata con gli amici.
 
È giallo sulle ultime ore di vita di Imma. Nel condominio teatro dei fatti era presente, oltre ai Topa, solo una delle altre due famiglie che risiedono nel palazzo. Interrogati, i vicini di casa hanno dichiarato di non aver sentito urla o rumori che potessero far sospettare che c'era un'aggressione in corso. Nel pomeriggio, inoltre, sembra che i Topa abbiano ricevuto la visita dei parenti di Imma, che vivono ad Aversa, e anche loro hanno smentito che ci fosse tensione tra i coniugi. Per questa ragione, s'ipotizza che il carpentiere abbia pianificato l'omicidio della moglie forse dopo un evento di cui al momento non si sa nulla. Secondo le amiche della coppia qualcuno aveva spesso infangato il buon nome di Imma e potrebbe aver riferito cose false al marito della donna scatenando la gelosia omicida.

Nel giorno in cui il Casertano fa i conti con l'ennesima tragedia che nasce e muore tra le mura domestiche, la Procura di Napoli Nord dà seguito a due misure per gravi fatti di stalking e maltrattamenti, a riprova dell'attenzione su un fenomeno che le campagne anti-violenza evidentemente non bastano a fermare. I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa, diretti dal tenente colonnello Antonio Forte, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelate agli arresti domiciliari, emessi su richiesta della Procura diretta da Francesco Greco, nei confronti di un 34enne di Frignano che il 5 aprile scorso fu fermato dopo che aveva distrutto il sistema di videosorveglianza a casa dei suoceri, di fronte alla sua, e poi lanciò dal balcone i vestiti e gli oggetti della moglie 28enne, nei minacciandola e insultandola ripetutamente. L'episodio, si è poi scoperto, fu l'apice di due anni di violenze e mai denunciate per timore di ritorsioni. Sempre ieri, i carabinieri di Aversa hanno arrestato un 40enne per atti persecutori nei confronti dell'ex compagna, una 25enne di Frignano.
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