Incidente sul lavoro nel Casertano,
la Procura ora indaga per omicidio

Incidente sul lavoro nel Casertano, la Procura ora indaga per omicidio
di Gabriella Cuoco
Lunedì 23 Agosto 2021, 09:30
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La Procura di Santa Maria Capua Vetere accende i riflettori sulla morte di Ivan Salvatore, il 34enne di Santa Maria a Vico, morto sabato in un letto del reparto Rianimazione dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dopo undici giorni di agonia a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto all'interno di una fabbrica di imballaggi a Marcianise, nella zona industriale.

Secondo gli inquirenti, il giovane esperto e abile nel suo lavoro, come lo hanno descritto i suoi colleghi - sarebbe rimasto schiacciato da una pressa che gli avrebbe sfondato la gabbia toracica.

Il tutto, sarebbe accaduto alla presenza di altri operai dello stesso reparto che lo hanno soccorso, nonostante l'uomo avesse perso i sensi. Ivan è rimasto incastrato col corpo nella pressa e le operazioni di sgancio sono state complicate e lunghe da parte dei sanitari del 118. Le sue condizioni sono state subito preoccupanti: i medici del nosocomio del capoluogo, sin dal primo momento, hanno preferito non sciogliere la prognosi. Ivan aveva parecchi organi compromessi e, specialmente negli ultimi giorni, ha avuto bisogno di diverse trasfusioni di sangue. Le condizioni peggioravano di ora in ora. 

Qualche giorno dopo l'incidente nella fabbrica dove lavorano all'incirca una cinquantina di operai provenienti da tutta la provincia, c'è stato un blitz degli ispettori dell'Asl che hanno poi relazionato alla Procura. Diversi i punti al vaglio degli inquirenti, che hanno affidato il tutto nelle mani dei carabinieri di Marcianise. Parecchi sembrerebbero i lati oscuri sul piano sicurezza, all'interno dello stesso capannone dove Ivan è rimasto schiacciato da un macchinario ed è per questo che, dopo la morte del 34enne, la cui salma si trova ancora presso il reparto di Medicina Legale dell'ospedale Civile, la Procura ha aperto un nuovo fascicolo per omicidio colposo.

Ivan, ha lottato con tutte le sue forze nonostante fosse sedato da oltre una settimana ma il suo cuore non ce l'ha fatta: già nella notte tra venerdì e sabato si era aggravato; attraverso i social, molti suoi amici, invocavano preghiere. Alcuni addirittura, nonostante non potessero vederlo, sono stati vicini alla famiglia e alla fidanzata, cercando di compensare un vuoto che ora non sarà più colmato. Nella stessa giornata di sabato, dopo aver appreso la triste notizia che ha immediatamente fatto il giro dell'intera Valle di Suessola dove Ivan era conosciuto anche per la sua spasmodica passione per lo sport, il sindaco Andrea Pirozzi e l'amministrazione comunale di Santa Maria a Vico, oltre ad esprimere il più sentito cordoglio alla famiglia del giovane, ha voluto proclamare lutto cittadino nel giorno del suo funerale. 

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«La tragica scomparsa di Ivan - ha dichiarato il primo cittadino - colpisce non solo noi ma l'intera comunità santamariana. Non è tollerabile che ancora oggi, dopo secoli di lotte per i diritti duramente conquistati, dobbiamo ancora piangere i nostri giovani caduti sul lavoro, vittime dell'indifferenza di fronte alle nome di sicurezza previste dalla legge. Nel giorno del suo funerale sarà proclamato lutto cittadino in memoria di Ivan e di tutte le vittime cadute sul lavoro». I funerali del giovane si terranno dopo che la Procura libererà la salma.

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