«Cosa diranno di me? Che la bellezza non mi ha mai sfiorata e che trovai riparo nella morte? Che il mio aspetto ricordava quello della divina Afrodite? Che fui icona dell'amore fra donne, paladina di una giustizia femminile? O che fui talmente pudica da non poter scrivere oscenità nelle mie opere? Chi sono io? Chi è Saffo?». Inizia con queste parole il nuovo graphic novel di Arianna Melone, illustratrice casertana che con il suo debutto «Gianna» ha vinto il Prix Artémisia in Francia per il fumetto femminile 2022. Quella è una storia di una studentessa tra le lotte della Bologna durante gli Anni di Piombo. Questa seconda avventura (appena uscita, ancora per BeccoGiallo Editore ma nella collana principale) si chiama «Le ragazze di Saffo» e nelle pagine finali è arricchito dalla postfazione di Nadia Verdile e dai bozzetti preparatori dell'artista.
Nella storia emerge la figura di Saffo nella sua interezza, come persona e non personaggio, in una narrazione delicata e sostenuta da uno studio robusto sulla poetessa e sul periodo storico. Lo stesso Platone la definì come decima Musa. «Volevo trasmettere il maggior numero di sfumature: il suo ruolo, il senso del dovere verso la famiglia e il contesto storico legato alla regione, i sentimenti personali, il desiderio, l'abbandono e l'ansia di invecchiare. Quello dei rapporti e delle relazioni tra le donne faceva parte di un contesto storico culturale.
«Le ragazze di Saffo» è stato presentato in anteprima all'ultima edizione di Lucca Comics & Games, e Melone sta per tornare in Francia per una nuova collaborazione editoriale. Nel frattempo, insieme ad altri tre artisti under30, ha appena creato una casa editrice chiamata Neo - Nuova editoria organizzata. Gli altri sono Michele Monte, fumettista e colorista di Macerata Campania che ha già lavorato per alcuni progetti Disney e con case editrici francesi; Salvatore Vivenzio, sceneggiatore di Lauro; e Mattia Tassaro, fumettista di San Giorgio a Cremano prossimo all'esordio. «Ci conosciamo da tempo continua Melone ma solo pochi mesi fa abbiamo deciso di portare in giro un format in cui i tre illustratori disegnavano live mentre lo sceneggiatore parlava di fumetti. Siamo stati ospitati anche da diversi festival e ci siamo scoperti accomunati dall'esigenza di raccontare le nostre storie senza dover attendere le richieste e i tempi del mercato, che spesso sono contrari alla creatività stessa. Stiamo già lavorando ad alcuni progetti che contiamo di presentare durante le fiere della prossima primavera. È un rischio che sentiamo di voler correre per rispondere a un bisogno creativo. Naturalmente Neo pubblicherà graphic novel e fumetti. Abbiamo anche pensato di proporci ad alcune case editrici per la creazione e la direzione di una collana, ma ci sarebbe stato comunque il rischio di incontrare presupposti e idee differenti dai nostri. Quindi abbiamo scelto di essere completamente indipendenti e di iniziare questa nuova avventura».