Malati cronici e disabili: un piano da 76 milioni

Malati cronici e disabili: un piano da 76 milioni
di Ornella Mincione
Mercoledì 2 Marzo 2022, 07:55
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Una rete assistenziale dedicata alle fasce più deboli, vale a dire anziani e disabili, coloro che, in pratica, soffrono di patologie croniche. È questo l'obiettivo del piano di finanziamenti di da 76.186.863,81 euro (67.718.498,00 euro con fondi Pnrr) che da qui al 2024 creerà una rete di assistenza alla persona capillare in grado di rispondere a tutte le necessità. È stato il consigliere regionale Vincenzo Santangelo ieri a diramare la notizia sebbene l'Asl di Caserta abbia già il mese scorso messo a punto il programma con una la delibera sul piano che riguarda la rete dedicata alle fasce deboli. Ospedali di comunità, case di comunità e centrali operative territoriali: sono queste le strutture che verranno realizzate per l'assistenza ai pazienti cronici, disabili o anziani, e le ultime, le Cto, ovvero le centrali operative territoriali, saranno la vera novità dell'intero piano. Le restanti strutture sono tutte dedicate all'assistenza a media intensità, in pratica quella utile per i pazienti che hanno bisogno di assistenza ospedaliera in regime di lungodegenza.

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La soluzione escogitata dal manager ha l'obiettivo di non impegnare i posti letto utili ai pazienti acuti e di dare una allocazione appropriata a coloro che soffrono di patologie croniche. Nel piano però non è esclusa l'eventualità dell'acuirsi delle malattie. In riferimento alle Cto, «si tratta di centrali territoriali che opereranno a livello bidirezionale - spiega il manager Russo -. Da un lato si occuperanno di allocare il paziente che ha bisogno di assistenza ad intensità intermedia presso strutture dedicate e dall'altro governeranno la trasmissione del paziente dall'ospedale nel caso in cui fosse degente. Inoltre, in caso di urgenze, quando cioè avviene la riacutizzazione delle patologie, saranno anche in grado di trasferire il paziente a livello emergenziale, magari inserendosi nella rete del 118. È chiaro che l'operatività delle azioni potranno essere meglio comprese sul campo, in relazione alle esigenze organizzative».

Le centrali operative territoriali saranno 10, una per ogni cento mila abitanti, mentre gli ospedali di comunità otto o nove, mentre le case di comunità sono molto di più, una ogni cinquantamila abitanti. «Entro il 2024 saranno realizzate le Cot, mentre entro il 2026 tutte le altre strutture», ha aggiunto il direttore generale dell'Asl. «La capacità di programmazione del direttore generale Ferdinando Russo ridisegnerà l'assistenza territoriale della provincia dai Caserta», ha dichiarato il consigliere Santangelo. «Interventi saranno realizzati, infatti a Maddaloni, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico e Cervino.

I sindaci De Filippo e Pirozzi hanno già messo a disposizione i terreni per gli interventi. Saranno, comunque, complessivamente 30 le strutture che saranno realizzate nel piano nei Comuni di Caserta, Aversa, Piedimonte Matese, Cancello Arnone, Grazzanise, Castel Volturno, Mignano Monte Lungo, Roccamonfina, San Tammaro, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere, Mondragone, San Marcellino, Carinaro, San Cipriano d'Aversa, Parete, Roccaromana, Caiazzo, Cellole, Sant'Arpino, Frignano, Fontegreca, Casagiove, Capua», conclude Santangelo.

Nei giorni scorsi il manager dell'Asl casertana Russo aveva anticipato la notizia circa la mole di interventi che avrebbero interessato l'intera provincia. Una prima scadenza di lavori dovrebbe essere il 2024: ospedali di comunità, case di comunità e centrali operative territoriali, tutte per gli utenti più vulnerabili, cioè anziani e disabili. Fra due anni potrebbero essere pronte le centrali operative territoriali e occorreranno altri due anni perchè possano essere realizzate le altre strutture. Per queste saranno utilizzate edifici non utilizzati dell'Asl e edifici costruiti ex novo. «Non abbiamo escluso nessuna possibilità - spiega Russo -. Dovrà essere realizzata una rete e quindi sarà fatto quanto necessario». Ricapitolando saranno trenta strutture distribuite nei 28 comuni, con particolare attenzione a Maddaloni e alla zona ad est del territorio della valle caudina.
 

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