Marco Dongu morto a Caserta, indagato il poliziotto alla guida della volante

Il cordoglio del questore Grassi in ospedale

Marco Dongu morto
Marco Dongu morto
Marilu Mustodi Marilù Musto
Venerdì 22 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 26 Settembre, 16:08
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«Mamma, sto tornando a casa». L'ultimo messaggio di Marco Dongu alla madre Maria Grazia, mercoledì sera, ha anticipato di pochi minuti lo scontro fra la sua moto e una volante della polizia, lungo la Variante Anas di Caserta. È morto sul colpo Marco, 26 anni, giornalista appassionato di cronaca sportiva, «attento e intelligente» esponente della nuova generazione della città di Caserta. A ucciderlo è stato lo schianto fra la sua Yamaha R1 e la volante. La polizia era sulle tracce di una vettura con a bordo tre rapinatori che avevano appena messo a segno un colpo in una tabaccheria, i due agenti pensavano di aver intercettato l'auto dei malviventi e durante l'inseguimento è sopraggiunta la moto dallo svincolo Tuoro-stadio, direzione Maddaloni, che è letteralmente entrata nella parte posteriore della vettura della polizia di Stato. 

La Variante Anas diventa di nuovo teatro di morte: l'ultimo decesso si era verificato l'11 agosto con la morte di un vigilante, di guardia al cantiere della galleria della Reggia.

Le indagini sono in corso da oltre un mese. Sulla morte di Marco, stavolta, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per ricostruire la dinamica dell'incidente e ha ordinato il sequestro della salma. Nel registro degli indagati c'è il nome del poliziotto alla guida della volante: un agente di Teano di 24 anni, un paio di anni più giovane di Marco. «È sotto choc», fanno sapere i colleghi. Ciò che lega le due esistenze, quella di Marco e del poliziotto, però, è anche un'altra storia: l'agente che guidava la volante è il figlio di una vittima del dovere, deceduto in seguito a un incidente stradale durante il servizio nel 2000, investito da un tir, sull'A1 Roma-Napoli, tra i caselli di San Vittore e Caianello. 

Mercoledì sera, invece, la strada più pericolosa di Caserta si è tinta di nuovo di rosso. Stando alle indagini, le forze dell'ordine erano corse in soccorso di altre pattuglie impegnate nel dispositivo che prevede la perlustrazione delle possibili zone di fuga dei rapinatori. Ma cosa era successo poco prima? Alle ore 20, tre persone armate e con mascherina chirurgica sul viso, avevano fatto irruzione in un tabacchino in via Vescovo Michele Natale a Caserta, costringendo il gestore a consegnare l'incasso della giornata. I tre si erano poi dileguati nel nulla, abbandonando l'auto della fuga al termine di uno svincolo stradale. Appena cambiata la vettura avevano ripreso la Variante in direzione Casagiove (a quanto pare), ma la volante li aveva intercettati accennando, probabilmente, a una inversione di marcia. Ipotesi. È stato a quel punto che si è verificato l'impatto. La violenza dello schianto ha spostato l'auto della polizia in avanti: entrando in carreggiata, la moto sarebbe piombata sulla vettura. Per Marco non c'è stato nulla da fare. Inutile l'intervento dei medici del 118. Sul posto tutti i poliziotti hanno pianto per l'accaduto. Il questore di Caserta, Andrea Grassi, si è recato in ospedale e a breve farà visita alla famiglia Dongu per rappresentare il cordoglio della Questura. Marco aveva conseguito la laurea in Economia Aziendale a febbraio. Prima, aveva collaborato con la testata giornalistica Goldwebtv occupandosi della Casertana, realizzando così il suo sogno di cronista. Molto attivo sui social e critico nei confronti dei problemi della città, aveva dato il suo contributo politico candidandosi alle elezioni amministrative a sostegno di Pio Del Gaudio.

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Solidarietà e vicinanza alla famiglia del 26enne è stata espressa da parte del Comune di Caserta. «La città - si legge in un comunicato - si stringe attorno alla famiglia Dongu dopo la tragica scomparsa del giovane Marco, avvenuta la notte scorsa a seguito di un incidente stradale sulla Variante Anas. Ai genitori, in questo momento di grande dolore, va il commosso abbraccio di tutta la cittadinanza casertana. Addio Marco, riposa in pace». 

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