Mattarella premia gli eroi dell'Arma
Salvarono famiglia dal fuoco

Mattarella premia gli eroi dell'Arma Salvarono famiglia dal fuoco
di Mary Liguori
Mercoledì 5 Giugno 2019, 14:15
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Saranno premiati questo pomeriggio a Tor di Quinto dal ministro Elisabetta Trenta, i carabinieri omaggiati con medaglia d’argento al valor civile dal Presidente Mattarella. I sette militari, in mattinata incontreranno il Capo dello Stato al Quirinale, nel pomeriggio la consegna dei riconoscimenti. Nel luglio del 2017, salvarono un’intera famiglia da morte certa, lanciandosi nelle fiamme che avevano lambito la loro casa, sulle colline di Caserta. Pioggia di medaglie per il comando dell’Arma di Terra di Lavoro che, ancora una volta, si copre di gloria. La vicenda che ha avuto per protagonisti i sette militari omaggiati quest’oggi in occasione del 205° anniversario dell’Arma, la racconta il comandante provinciale, il colonnello Alberto Maestri. «Ai miei carabinieri non posso che dire grazie. Grazie per avere salvato inermi cittadini, grazie per avere onorato l’Arma e la divisa, mettendo a rischio la propria incolumità. Nessuno di noi interviene per diventare un eroe, ma sappiamo che correre dei rischi fa parte della nostra scelta di essere carabinieri e che la tutela dei cittadini è la nostra priorità».
Colonnello, qual è il suo ricordo del 12 luglio del 2017?
«Erano settimane di grande tensione dovuta agli incendi boschivi che stavano flagellando sia il Casertano che il Napoletano. Ricordo che quel pomeriggio, alla Reggia, c’era il concerto di Ennio Morricone e che erano presenti le massime autorità civili e militari del territorio. Nel pomeriggio un incendio di vaste proporzioni scoppiò in collina. I primi a intervenire furono i carabinieri forestali. Il maggiore Marilena Scudieri, i marescialli Alessandro Rossi e Clemente Iodice e l’appuntato Attilio Bassi. Oltrepassarono la barriera di fuoco ed entrarono nella casa circondata dal rogo. Un atto di immenso coraggio. Una volta dentro, però, s’imbatterono nella ritrosia della famiglia che, temendo di perdere la propria casa, si rifiutava di abbandonarla».
Nell’estate del 2017 li incendi boschivi misero in ginocchio tutta la Campania, molti hanno perso tutto. Un atteggiamento comprensibile, difendere la propria casa, ma rischiarono di rimanere uccisi...
«Ma non accadde. I forestali intervenuti sul posto contattarono la nostra centrale operativa e chiesero rinforzi. Poco dopo partirono per la zona interessata dall’incendio il tenente colonnello Nicola Mirante, il maggiore Andrea Cinus e il luogotenente Giulio Napoli. Quando arrivarono sul posto, la percezione era che l’incendio si stesse propagando anche sulla villa. Ciononostante, i tre carabinieri si lanciarono verso l’edificio e, una volta dentro, riuscirono a convincere gli abitanti a uscire. Schermandoli col proprio corpo, con l’aiuto dei colleghi forestali, li trassero in salvo, uscendo a loro volta incolumi dal rogo. Grazie ai vigili del fuoco e alla protezione civile, la casa non subì che qualche danno esterno».
Una storia che, ancora una volta, avvicina l’Arma dei carabinieri ai cittadini comuni. Ma ogni giorno i militari sono impegnati su fronti meno clamorosi ma altrettanto importanti.
«Ogni giorno i carabinieri affrontano pericoli, si mettono a disposizione della cittadinanza, ma sono gli episodi clamorosi, nel bene e nel male, a diventare di dominio pubblico».
Anche per chi ha perso la vita, ci sarà quest’oggi un riconoscimento.
«La vita e la morte di Emanuele Reali segnano per la storia dell’Arma e per la città di Caserta una tappa che non può e non deve essere dimenticata. Il vicebrigadiere, la sera del 6 novembre 2018, dopo una giornata passata a dare la caccia a una banda di ladri, è morto travolto da un treno mentre inseguiva uno di loro. Stava facendo il suo dovere, non si è tirato indietro e ha perso la vita per questo. Emanuele ha lasciato la giovane moglie e due bambine. Oggi la sua Matilde ritirerà la medaglia d’oro al valor civile alla memoria. Perché la storia del carabiniere Reali resti impressa nel ricordo di tutti».
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