Mattarella, doppia tappa vanvitelliana l'ipotesi della Chiesa

Possibile la visita a Casagiove dove sono custodite le spoglie dell'architetto

Mattarella, doppia tappa vanvitelliana l'ipotesi della Chiesa
di Lidia Luberto
Sabato 24 Febbraio 2024, 09:11
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Il programma della visita del Presidente Sergio Mattarella alla Reggia, dopo l'invito della direttrice Tiziana Maffei per la cerimonia d'inaugurazione della "Gran Galleria" sarà definito nei dettagli lunedì, al termine di un ulteriore sopralluogo del Cerimoniale del Quirinale e di un vertice in Prefettura. Mentre continuano a susseguirsi notizie su quello che dovrebbero essere le tappe della visita. Certe quella agli appartamenti storici e la partecipazione alla cerimonia inaugurale dell'ala ovest del Palazzo reale, quasi sicuro il giro nel Parco, mentre ancora qualche dubbio rimane sull'eventualità di una tappa al Belvedere di San Leucio. Mentre sembra farsi sempre più strada la possibilità che il Capo dello Stato possa recarsi nella chiesa di San Francesco da Paola, a Casagiove, dove sono conservate le spoglie mortali di Vanvitelli e la sua maschera funeraria.

Un'ipotesi, alquanto accreditata, che farebbe seguito, peraltro, all'importante riconoscimento, la Medaglia di rappresentanza assegnata dalla Presidenza della Repubblica alla chiesa guidata dal parroco don Biagio Saiano, in occasione dell'apertura dello spazio dedicato all'Architetto che coincise con l'inizio delle celebrazioni per il 250esimo anniversario della sua morte. E in quella stessa circostanza il vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, dispose che "ogni anno, in questa data (1 marzo) e in questa chiesa sia celebrata una messa in suffragio di Vanvitelli».

Una sosta, quella di Casagiove, che sembrerebbe caratterizzare la visita del Presidente tutta nel segno di un omaggio a Vanvitelli, ma anche premiare l'impegno di un'intera comunità che, con il Comitato per le celebrazioni vanvitelliane, presieduto da don Biagio, diede il via lo scorso 1 marzo all'anno dedicato al Maestro.

Intanto, la visita di Mattarella continua, nel capoluogo, ad accendere speranze, ma anche a provocare, fra i residenti e gli operatori del centro, riflessioni amare su ciò che la città è e che, invece, potrebbe essere. In piazza Carlo III di Borbone e nell'area Reggia sono in corso gli interventi di pulizia e maquillage richiesti da tempo. Rosy Di Costanzo, battagliera presidente del "Comitato vivibilità cittadina", è convinta che «la sua venuta sia un fatto estremamente significativo in quanto riconosce alla città rilevanza culturale grazie, ovviamente, soprattutto alla presenza della Reggia».

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Non solo. «Il passaggio del Capo dello Stato per piazza Carlo di Borbone - sottolinea - potrebbe riportare l'attenzione su quello spazio enorme e dalle grandi potenzialità come si sono accorti anche alcuni artisti che l'hanno scelto per tenervi i loro seguitissimi concerti. La piazza potrebbe, infatti, diventare un punto di incontro, un centro di aggregazione sociale, e anche un'attrazione turistica se la si arricchisce, come ipotizzato in passato, di centri culturali, gallerie d'arte, locali e negozi di qualità lungo uno dei due emicicli. Ritengo che non ci vorrebbe molto a rendere questa città più bella e attraente: le sue dimensioni abbastanza contenute, il suo centro storico circoscritto, danno questa possibilità. Insomma, abbiamo tutto per essere una bella città e lo dicono anche i visitatori che però non mancano di mettere in risalto la percezione di abbandono che si ricava quando ci si aggira per le vie del centro. Ciò che mancano, secondo noi - dice anche a nome degli altri componenti del Comitato - sono le sinergie, la collaborazione fra le istituzioni, il progetto ad ampio raggio, la visione e quell'attenzione ai particolari e ai servizi che rendono una realtà urbana veramente vivibile non solo per i turisti ma anche per gli abitanti».

Considerazioni comuni a molti. «La visita del Presidente - aggiunge Emma Taricco, imprenditrice che opera nel centro storico - è un segnale di forte considerazione per il nostro patrimonio e la conferma del ruolo che il Capo dello Stato attribuisce alla cultura come volano di sviluppo e di crescita per il territorio e per una cittadinanza attiva, partecipe e consapevole. Peraltro sono convinta che sarà lo stesso Presidente a sottolinearlo. Le sue parole, sempre calibrate ed efficaci, sono capaci di motivare, di dare input e indicare strade e percorsi virtuosi che spero possiamo anche noi seguire in modo costante e costruttivo». Per Gianni Genovese, operatore commerciale, «questi eventi prestigiosi possono senz'altro portare beneficio alla città. Spero solo - sottolinea - che tutte le belle cose che si stanno facendo in questi giorni, in termini di pulizia e cura degli spazi urbani, possano diventare una consuetudine e non rimanere legati alla prestigiosa visita che ci riempie di orgoglio e di cui siamo grati al Presidente».

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