Alife, ladri sorpresi in casa legano e picchiano la proprietaria

Incursione in una strada isolata, 60enne immobilizzata

Alife, ladri sorpresi in casa legano e picchiano la proprietaria
Alife, ladri sorpresi in casa legano e picchiano la proprietaria
di Antonio Borrelli
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 08:37
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Immobilizzata, picchiata e minacciata. Poi la fuga col bottino. È un raid in stile "Arancia meccanica" quello andato in scena alla prima periferia di Alife, da mesi teatro di una escalation di furti nelle abitazioni. Un'aggressione che si è consumata in soli pochi secondi, sembrate ore interminabili per la vittima. Accade tutto in una villetta della periferia.

La strada è isolata e lontana da occhi indiscreti, così una banda di tre persone si addentra nella casa mettendo a soqquadro ogni stanza alla ricerca di soldi e, soprattutto, oggetti preziosi. Sembra il copione già scritto e messo in scena con cadenza sempre più frequente nell'alto Casertano; accade però qualcosa di diverso quando in serata la donna, di circa 60 anni, torna e apre la porta. È già capitato, anche recentemente, che rientrando in abitazione i proprietari si siano ritrovati faccia a faccia con i ladri. Ma stavolta si scatena la violenza, pressoché immediata: uno dei criminali afferra la donna alla gola e la spinge contro il pavimento.

Le intima di non muoversi e di stare zitta. La signora viene strattonata e minacciata.

Parte qualche botta. I due complici, nel frattempo, continuano a rovistare in armadi, cassetti e credenze, distruggendo tutto ciò capiti per le mani. Lei resta immobile ma è tremante, in preda al terrore, fissa il pavimento sperando che l'incubo finisca presto senza conseguenze. Trascorre poco tempo e i criminali decidono di darsela a gambe, urlando ancora minacce e tenendo tra le mani il bottino. È solo allora che la donna riesce a lanciare l'allarme, portando nei pressi di via Cupa San Martino (l'evento è successo in una zona limitrofa) i soccorsi e i carabinieri.

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Trasportata in pronto soccorso all'ospedale di Piedimonte Matese per un controllo approfondito, la vittima sotto choc è stata interrogata dagli inquirenti, ai quali ha raccontato quei minuti di orrore. I medici hanno evidenziato solo qualche contusione, ma per la vittima poteva andare molto peggio. Per Alife non è certo un periodo tranquillo sul fronte sicurezza. Sono decine i raid o tentate effrazioni in casa denunciati negli ultimi mesi. Solo poche settimane fa in una sola notte vennero colpite diverse abitazioni lungo via Torrione. E poi le aree di San Michele, San Potito e Piedimonte. In via Genovesi alcuni residenti sentirono anche quattro colpi nella notte, esplosi probabilmente da qualche residente per mettere in fuga dei ladri.

Proprio dopo l'escalation di furti e intrusioni i consiglieri di "Patto per Alife" hanno già chiesto al Prefetto di Caserta di «intensificare controlli e pattugliamenti in zona, anche con l'ausilio della Polizia Municipale, e implementare sistemi di videosorveglianza e un'adeguata illuminazione pubblica» per scongiurare «il ricorso alla difesa personale con i correlati rischi per l'incolumità dei cittadini e per ripristinare lo stato di legalità».

Ma alcuni residenti già da tempo si sono detti pronti a riorganizzarsi in autonomia con ronde notturne, proprio come successo durante l'ultima "stagione dei furti" con la caccia alle bande criminali. È già accaduto a Calvi Risorta, a Marzano Appio, a Camigliano, a Vairano Patenora e a Bellona: e con l'ultima possibile mobilitazione di Alife la mappa dei malumori si riempie sempre di più. «L'unica soluzione è quella di perlustrare le strade a turno in gruppi», commenta uno dei promotori delle ronde. «Non possiamo più uscire, spesso ordiniamo a casa per non andare in pizzeria», rivela invece un residente. In realtà i controlli delle forze dell'ordine sono stati implementati nella zona matesina e i carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese perlustrano l'area giorno e notte. Ma neppure questo spaventa le orde criminali.

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