«Migliaia di visitatori per i tesori dimenticati»

«Migliaia di visitatori per i tesori dimenticati»
di Lidia Luberto
Lunedì 28 Marzo 2022, 08:54
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È stata una partecipazione corale, affollata ed entusiastica: le Giornate Fai di primavera 2022 in provincia di Caserta hanno richiamato migliaia di visitatori incuriositi dalle location proposte, alcune delle quali non sempre aperte al pubblico. «Siamo molto soddisfatti e anche sorpresi dell'imponente partecipazione: le nostre Giornate hanno sempre un ampio successo, ma quest'anno siamo andati oltre qualsiasi piu ottimistica aspettativa», dice Dante Specchia, capo delegazione Fai di Caserta. Che aggiunge: «Tra sabato e domenica, complessivamente nei siti selezionati abbiamo registrato quasi duemila presenze».

Quest'anno, poi, l'iniziativa aveva un valore e un significato speciale. «Avevamo immaginato di festeggiare i trent'anni dell'iniziativa, invece abbiamo svolto la manifestazione con il cuore rivolto al popolo ucraino per l'immane tragedia che lo coinvolge, e, per rendere anche plasticamente evidente la nostra vicinanza abbiamo esposto nei beni aperti, com'è avvenuto in tutta Italia, i colori della bandiera ucraina. Peraltro, anche la delegazione di Caserta ha aderito all'appello del presidente nazionale del FAI, Marco Magnifico, che ha preso l'impegno, a fine conflitto, di restaurare un bene architettonico in una città ucraina».

Un successo che è anche il frutto di un'ampia sinergia. «È stata determinante la fattiva collaborazione delle amministrazioni comunali coinvolte. In particolare, ad Arienzo la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Guida, in poco tempo ha reso disponibili e fruibili i siti scelti per le Giornate Fai. Voglio anche ringraziare - aggiunge Specchia - gli storici locali don Francesco Perrotta e Agostino Crisci per la documentazione storica-artistica e i giovanissimi Ciceroni gli alunni degli istituti: Galileo Galilei di Arienzo, Salesiani Liceo Sacro Cuore di Maria di Caserta, Giordani di Caserta, Liceo don Gnocchi di Maddaloni e per le apprezzate performance musicali e canore degli istituti Galilei di Arienzo ed del Liceo Musicale Lombardi di Airola». Una due giorni durante la quale sono stati particolarmente apprezzati siti solitamente meno frequentati, come Terra Murata, ad Arienzo, dove si è potuto ammirare il restauro urbano dei vicoli che hanno reso fruibile i percorsi dell'impianto di fondazione di epoca medioevale costituito da Decumani e Cardi di ispirazione romana. Nella chiesa della Santissimo Annunziata stupore ed emozione ha provocato la riapertura del sito dopo quarant'anni e il completamento dei lavori di restauro architettonico che hanno riparato i danni del sisma 1980, con il contributo di finanziamenti della comunità europea. La chiesa, però, è ancora spoglia delle tele in attesa di restauro pittorico mentre altre sono state rubate.

Una chicca, comunque, per tanti questa chiesa, con il suo cassettonato ligneo dipinto con tre inserti in tela, arazzi, di cui uno mancante, per l'altare centrale e per quelli laterali in marmo policromi intarsiati, per la pavimentazione in maioliche dipinte a mano e la cantina lignea con l'organo.

Il Cisternone, opera idraulica di fine ottocento voluta dal sindaco dell'epoca Nicola Finelli per alimentare la rete idrica del paese, che si ispira alle cisterne romane, costituita da archi e volte a vela è stata una scoperta per i più. Anche ad Aversa, dove sono state aperte la Chiesa normanna di San Giovanni evangelista, la Chiesa di San Nicola e il palazzo nobiliare Gaudioso sull'area dell'antico Borgo di San Nicola, sede della Biblioteca Comunale e di una libreria sociale, si sono contati numerosissimi visitatori. Come anche al Parco delle sorgenti Ferrarelle di Riardo, Oasi Ferrarelle FAI, con la Masseria Mozzi, tipico esempio di casa rurale dei primi dell'800, oggi sede dell'Azienda Agricola Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, dove però le visite erano contingentate.

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