L'ospedale smarrisce la cartella clinica,
il Consiglio di Stato risarcisce il paziente

L'ospedale smarrisce la cartella clinica, il Consiglio di Stato risarcisce il paziente
di Domenico Zampelli
Sabato 11 Settembre 2021, 17:17 - Ultimo agg. 22:17
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Il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar e condanna l’Asl di Caserta al risarcimento dei danni per lo smarrimento di una cartella clinica presso l’ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Il ricorso era stato proposto da un paziente che si era recato in Pronto Soccorso a seguito di una caduta. Dopo una radiografia, era stato dimesso senza che venissero riscontrate lesioni. A distanza di qualche tempo però, persistendo il dolore, l’uomo era tornato in Pronto Soccorso, chiedendo una copia della documentazione al fine di effettuare ulteriori indagini. Dopo una lunga attesa si era visto costretto a rivolgersi al tribunale amministrativo, che aveva ordinato l’esibizione della documentazione. Ma nel frattempo la cartella clinica si era smarrita. Ed in più erano passati 400 giorni.

Da qui un nuovo ricorso amministrativo per il risarcimento dei danni, respinto però dal Tar sul presupposto che si trattava di accertamenti facilmente ripetibili con nuove radiografie.

Non è stato dello stesso parere il Consiglio di Stato. Secondo la seconda sezione di Palazzo Spada la vicenda “è stata protratta dall’amministrazione oltre ogni limite consono a una nazione civile” ed è da ritenersi “offensiva di interessi di rilievo costituzionale meritevoli di tutela risarcitoria, per la (protratta) compressione della libertà di autodeterminazione della persona di cui è espressione il diritto di ciascuno di conoscere le proprie condizioni di salute e gli esiti degli accertamenti diagnostici compiuti, nella prospettiva di un possibile percorso terapeutico”.  Asl condannata quindi a 2.700 euro per il risarcimento del danno, oltre le spese di giudizio quantificate in 8.000 euro.

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