Covid: più infetti, pochi ricoveri:
positivi seguiti a distanza

Covid: più infetti, pochi ricoveri: positivi seguiti a distanza
di Ornella Mincione
Sabato 13 Novembre 2021, 08:48
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Asintomatici o pauci-sintomatici: il dato rilevante dell'aumento dei positivi al Covid in provincia di Caserta è che costoro non vanno ad incidere sul tasso di ospedalizzazione. I pazienti infetti ricoverati al Covid Hospital di Maddaloni sono in totale 28: 13 in degenza ordinaria, 14 in sub intensiva e uno in terapia intensiva. Il resto delle persone positive sono nelle loro case e sono curate dai Team Covid che prendono in carico il paziente a livello domiciliare. Sono le squadre di specialisti dedicati alla terapia e al monitoraggio del decorso dell'infezione in pazienti per cui non è necessario il ricovero tornano alla ribalta. Diversamente da un anno fa, l'organizzazione dei Team Covid ora è distrettuale, vale a dire che in ogni distretto dell'Asl c'è almeno una equipe specializzata nella cura del Coronavirus. Da lunedì poi, altre risorse, per lo più mediche, verranno aggiunte alle squadre già operative.

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Intanto altri positivi emergono dalla processazione dei tamponi. Stando al report pubblicato ieri dall'Asl di Caserta, 120 casertani hanno ricevuto notizia della propria positività e questi emergono dall'analisi di 1.578 esami, con un'incidenza del 7,60%. Per fortuna non ci sono altri decessi, mentre sono state accertate 79 guarigioni. Ad oggi, dunque, sono 2.137 gli ammalati attualmente in cura, circa quaranta in più rispetto alla giornata precedente. È chiaro che fino a ora con un basso livello di positivi il lavoro delle squadre di specialisti era stabile al monitoraggio dei positivi asintomatici. Da un paio di settimane, però, la curva ha iniziato a salire e il numero dei positivi è cresciuto tanto da superare le due mila persone. Per fortuna restano ancora asintomatici o con lievi sintomi, ma l'aumento ha imposto una ridistribuzione delle squadre di medici e un potenziamento che verrà attuato da lunedì.

Allo stesso modo, l'Asl sta puntando a potenziare i punti vaccinali e ora l'obiettivo è quello di aprire il prima possibile il nuovo hub del centro Medì di Teverola.

L'azienda sanitaria mira ad aprire i battenti all'inizio di dicembre, così da poter avviare con forza la campagna vaccinale della terza dose per gli over 40. Fino alle 19.03 di ieri sono state erogate 706.995 prime dosi, di cui 638.425 richiami. Una parte di questi hanno già ricevuto la terza dose, vale a dire operatori sanitari, over 60enni e soggetti fragili per i quali siano già trascorsi 180 giorni dalla seconda somministrazione.

Resta comunque alle autorità sanitarie sensibilizzare alcune fasce di popolazione più resistenti come una buona percentuale di over 50enni e gli over 12enni. Soprattutto questi ultimi si configurano come quelli più a rischio contagio e i cittadini che forse sono i principali vettori del virus. Non è un caso che i più frequenti focolai emergenti dalla processazione degli esami diagnostici sono i nuclei familiari, dove i più piccoli non sono vaccinati e possono trasferire il virus mentre i più anziani sono i più vulnerabili all'infezione e coloro che corrono di più il pericolo di sviluppare complicanze. Comunque sia, gli hub vaccinali della provincia sono aperti anche agli utenti che non hanno prenotato in alcune fasce orarie, indicate sulla home page del sito ufficiale dell'Asl casertana. Al di là delle terze dosi da erogare, l'azienda tende ad invitare specialmente chi non ha mai ricevuto nessuna dose. La presenza del farmaco anti Covid nell'organismo, infatti, non impedisce al virus di contagiare la persona ma evita che la malattia si manifesti nel modo più critico.

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