Parcheggio pignorato, il sindaco:
«Sui debiti decide la commissione»

Parcheggio pignorato, il sindaco: «Sui debiti decide la commissione»
di Luisa Conte
Martedì 22 Febbraio 2022, 08:00
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«Mi auguro che presto l'Osl, organismo straordinario di liquidazione, inizi a pagare i crediti maturati prima del 2017. Me lo auguro soprattutto per i tanti dipendenti che devono ottenere ancora il pagamento del Tfr. Oggi l'amministrazione paga tutti i fornitori dell'Ente nei tempi previsti dalla norma per i crediti maturati». Queste le parole del sindaco di Caserta Carlo Marino in merito alla situazione debitoria del Comune ed in particolare alla questione relativa alla Sace, Servizi per l'Ambiente srl in Liquidazione, che nei giorni scorsi ha notificato il pignoramento del parcheggio sotterraneo in piazza Carlo III di Borbone. Un'azione, questa, che non è passata inosservata al primo cittadino che ha immediatamente incaricato un legale per presentare opposizione. «Questa è un'attività che Sace oramai fa da anni, continuamente, ma perde sempre. Ogni anno dal 2012 prova a fare pignoramenti, ma sono somme nel dissesto e dovute dall'Osl e non dal Comune di Caserta. Ci costituiremo e porremo la difesa oramai conclamata dalla Cassazione più volte». Una consuetudine, dunque, che sembrerebbe non essere una questione prioritaria per il sindaco come invece viene valutata dal suo predecessore Pio Del Gaudio.

Quest'ultimo, infatti, ritiene necessario chiudere il secondo dissesto finanziario con un accordo tra le parti ma ritiene che «l'atteggiamento della Sace, che si ostina a non voler accettare compromessi, gioca un ruolo negativo anche per quanto concerne la posizione degli altri creditori del Comune, che a loro volta ha dichiarato Del Gaudio - non accettano riduzioni alla cifra dovuta». Ma è proprio su un possibile accordo che il sindaco si lava le mani: »L'accordo va trovato con l'organismo straordinario di liquidazione non con il Comune di Caserta afferma Marino - e la commissione deve prima chiudere il quadro totale della massa passiva del dissesto e poi iniziare a fare le offerte. L'interlocutore è il presidente della Osl, io non ho poteri decisionali». E poteri non ha nemmeno rispetto all'operato della Commissione Straordinaria di Liquidazione, in Comune dal settembre del 2018, perché «la Osl - spiega - risponde direttamente al ministero degli Interni».

E neppure, in questa circostanza, ha capacità decisionali su quanto e cosa può essere messo in vendita per recuperare liquidità, tanto che anche la delibera di giunta n. 14 del gennaio 2022, nella quale si disponeva l'eliminazione del parcheggio sotterraneo quello poi pignorato - dalla lista dei beni vendibili del Comune, è frutto di una decisione della commissione, così come spiega Marino: «Quel bene non viene venduto perché la Osl ci ha comunicato che è un bene del demanio comunale non disponibile e non vendibile». Intanto i creditori battono cassa e, chi più chi meno a seconda di quanto ancora devono riscuotere, bussano alle porte del Comune. La Sace lo ha fatto più volte in questi anni e continuerà a farlo, così come ha annunciato Mario Pagano: «Ci saranno altri pignoramenti perché quello che appare essere un abuso di diritto da parte dell'amministrazione non può fermarci nella ricerca del nostro diritto ad avere quanto ci spetta». E mentre questa guerra senza tregua e senza tempo, perché una conclusione immediata per il momento sembra esclusa, va avanti, il parcheggio sotterraneo in piazza Carlo III di Borbone, gestito proprio da Mario Pagano, resta semivuoto, nonostante da mesi ormai l'area di sosta Pollio sia chiusa in parte e a dispetto della carenza di stalli per lasciare le auto.

Il parking non è mai decollato e residenti e non preferiscono lasciare le auto in sosta vietata, anche lungo i bordi della carreggiata sotterranea, invece di posizionare la macchina negli stalli autorizzati. Sarà la cattiva manutenzione, gli orari di chiusura, o che le abitudini sono dure a morire, fatto sta che mentre si fa tanto parlare del parking sotterraneo il silenzio è l'unico padrone di quel posto. E silenzio anche nella seduta del consiglio comunale che si terrà oggi sulle richieste avanzate dagli ex dipendenti dell'impresa Sace, oggi in forza alla Società Ecocar, che lo scorso due febbraio, con una nota a firma dei segretari provinciali di FP Cgil, Fit Cisl e Ultratrasporti, hanno chiesto «di inserire nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la questione relativa alle spettanze di fine rapporto dei lavoratori ex appalto igiene urbana».

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