Castel Volturno, Vincenzo De Blasio scomparso con l'aereo: il mistero dell'ultimo messaggio

Dolore al Delta club e scalo chiuso «finché non avremo notizie su Vincenzo»

L'area del Delta Club
L'area del Delta Club
di Vincenzo Ammaliato
Mercoledì 18 Ottobre 2023, 08:35 - Ultimo agg. 15:40
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Il terzo giorno di ricerche del piccolo aereo bimotore sparito mentre volava in direzione Ischia, dopo essere decollato da Castel Volturno, si chiude come i primi due, desolatamente senza tracce certe rilevate. L'unica resta la segnalazione di domenica, quelli che dall'alto sembravano piccoli rottami, rilevati di notte dal sistema a infrarossi di un aereo militare impegnato nel Tirreno. Ma quando le navi della Capitaneria sono arrivate sul posto segnalato, non c'era più nulla. A bordo del velivolo, Vincenzo De Blasio, 74 anni, broker napoletano, nonché fondatore della Delta Air, la pista di volo di Castel Volturno.

Da qui il comandante, come è chiamato da tutti quelli che lo conoscono, è decollato da solo domenica, poco dopo le 14, per un volo di controllo ai carrelli del velivolo, come detto ai soci dello scalo.

Sarebbe dovuto tornare dopo pochi minuti, massimo mezz'ora. Le ricerche si estendono su un tratto di mare abbastanza vasto e sono coordinate dalla Guardia costiera di Napoli, che può contare sull'apporto delle locamare di Pozzuoli, Ischia, Baia e Castel Volturno. A disposizione ci sono numerosi mezzi, fra cui un elicottero dotato di strumenti per la rilevazione di eventuali rottami in mare su un raggio molto più ampio di quello visivo. Mentre le motovedette stanno azionando gli ecoscander, per verificare presenza di materiale sospetto sui fondali. Ma finora, niente, né del Tecnam da otto posti, né del suo pilota, che non ha lanciato alcun segnale di allarme, né azionato il trasponder, che avrebbe potuto far rilevare il tracciamento del velivolo.

Le indagini, invece, sono a cura dei carabinieri di Mondragone, che hanno sentito anche i parenti di Di Blasio, i soci del Delta Club e gli amici più stretti dell'imprenditore napoletano. Al vaglio degli inquirenti c'è soprattutto l'ultimo messaggio inviato con il proprio telefonino, pochi minuti prima del decollo. Destinataria, la figlia. Gli inquirenti non fanno trapelare il contenuto preciso del messaggio, ma spiegano che la figlia è rimasta meravigliata, perché diverso da tutti quelli ricevuti in precedenza dal padre. Uno scritto non chiaro, che alla luce della scomparsa del pilota potrebbe essere interpretato anche come un messaggio d'addio. Ma chiunque abbia conosciuto De Blasio, definito «comandante d'aria e di cielo», per le sue molteplici passioni, non vuole accettare la possibilità che non ci sia più. 

Al Delta Club non decolla più nessuno da domenica. «La pista è chiusa, ma non per un motivo specifico. Lo è perché è normale che fino a quando non avremo notizie del comandante, del fondatore dello scalo, sia così. E non abbiamo neanche una data di riapertura. Adesso siamo tutti concentrati in attesa di avere notizie da chi è impegnato nelle ricerche».

Così racconta lo sgomento allo scalo domiziano Vincenzo Laezza, amico storico e amministratore della società che gestisce il campo volo di Castel Volturno, che da quarant'anni si trova alle spalle del parco acquatico Ditellandia. È uno dei primi scali sportivi della Campania e dell'intera nazione. Mentre dall'Air Patria, il campo di volo limitrofo al Delta, nel territorio di Giugliano sulle sponde del Lago Patria, arriva solidarietà e disponibilità qualora sia possibile aiutare nelle ricerche le forze impegnate. Nei voli delle rotte abituali sotto costa i piloti dell'Air Patria già lanciano lo sguardo verso il basso, sperando possano scorgere qualche elemento utile alle ricerche. Ma il bimotore pare sia sparito nel nulla. Forse è nelle profondità del mare, chissà in quale punto dello sterminato blu, quello che lui adora e che lo ha accompagna da sempre. La guardia costiera fa sapere che anche oggi le ricerche continueranno fino a quando sarà necessario. 

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