Caserta comunali, alleanza con M5s e frattura nel Pd le spine del centrosinistra

Caserta comunali, alleanza con M5s e frattura nel Pd le spine del centrosinistra
di Lia Peluso
Giovedì 14 Gennaio 2021, 08:10 - Ultimo agg. 08:20
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 Il primo tavolo di centrosinistra riunito dal segretario cittadino del Partito democratico di Caserta, Enrico Tresca, per discutere delle alleanze in vista delle elezioni comunali nel capoluogo, si è concluso con l’indicazione di aprire il confronto anche alle altre civiche e movimenti che stanno nascendo in città. Le alleanze sono state il tema centrale di discussione.
Sulla possibilità di avviare dei contatti con il Movimento 5 stelle ci sono stati i primi distinguo e a farli è stato il partito Azione, rappresentato all’incontro da Francesco Funaro, che ha riportato la linea già decisa in un precedente confronto all’interno del partito di Calenda, vale a dire no ad alleanze con M5S. Non è solo l’unica condizione di Azione per fare parte della coalizione che sta costruendo il Pd di Caserta, a sostegno della candidatura di Carlo Marino come sindaco. Funaro ha anche rimarcato la necessità di un patto con Caserta e per Caserta che guardi al decoro, rilancio economico e vivibilità mettendo in campo una squadra forte e di qualità.


Sulla chiusura al M5s gli altri presenti all’incontro non hanno posto paletti, anzi sarebbero favorevoli ad avviare un dialogo. Su questa lunghezza d’onda anche Noi Campani che ha presenziato all’incontro con una delegazione rappresentata dal coordinatore provinciale e cittadino, rispettivamente Orlando De Cristofaro e Liliana Trovato, e la consigliera regionale Marialuigia Iodice. «Abbiamo confermato la nostra linea politica delle regionali - ha spiegato Iodice - il nostro è un partito di centro che guarda a sinistra, nessuna preclusione ad accettare il M5s all’interno della coalizione, però chiediamo al Pd una uniformità di condotta politica per cui è poi necessario affrontare il discorso di alleanze e casi particolari in un tavolo provinciale». All’interpartitico, oltre al segretario Tresca, erano presenti per il Pd anche il capogruppo Andrea Boccagna; Alessandro Tartaglione, di Articolo Uno; Antonio Dell’Aquila, di Sinistra italiana; i socialisti, con Raffaele Piazza, e i Verdi, con Rita Martone. 
Erano inoltre presenti rappresentanti di liste civiche, Biagio Esposito, Paolo Marzo e il consigliere comunale Massimo Russo. «Sulla nostra proposta - ha affermato Enrico Tresca - di continuità dell’esperienza amministrativa di Carlo Marino c’è stata ampia convergenza. Tutti però concordano nel dare una linea precisa al centrosinistra portando avanti una proposta comune che non sia in contraddizione con il lavoro fatto da questa amministrazione, comunque c’è piena disponibilità a un percorso comune. Inizia un percorso con l’invito a tenere aperto un dialogo anche con altre esperienze che stanno nascendo e a tenere aperti i ponti con tutti, compreso Italia Viva che ha deciso di non partecipare all’incontro. Questo però nella consapevolezza che non ci possono essere due tavoli del centrosinistra aperti. Da adesso si darà il via libera a tutte le interlocuzioni».
 

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Il segretario Tresca è arrivato l’altra sera all’incontro con i possibili alleati dopo un coordinamento cittadino del Pd durante il quale si è registrata una frattura, con 5 dissidenti che hanno presentato un documento di accusa alla segreteria cittadina di aver scelto il candidato sindaco senza aprire una preventiva discussione. «Penso che sia un errore clamoroso - ha aggiunto Tresca - presentarci agli elettori con un candidato sindaco diverso perché Marino è il primo sindaco di un partito di centrosinistra, perché le altre esperienze erano di candidati e poi sindaci espressione di liste civiche e non ci sono fatti che giustifichino una scelta diversa dal candidato naturale rappresentato dall’uscente.

Se questo dissenso serve a qualcuno per sganciarsi e fare altro questo mi dispiacerebbe».

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