Francolise, fedeli in marcia dopo l'incendio dell'auto del parroco

Corteo silenzioso con ragazzi e famiglie, è caccia al piromane

Francolise, fedeli in marcia dopo l'incendio dell'auto del parroco
di Antonio Borrelli
Martedì 27 Febbraio 2024, 09:15 - Ultimo agg. 12:03
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La caccia è aperta. Al momento si cerca un solo uomo, l'ignoto incappucciato che nella notte tra sabato e domenica è stato ripreso mentre appiccava l'incendio all'auto di don Marcos Aparecido de Gòes. E anche se non è esclusa la presenza di complici quella notte, le ricerche sono al momento tutte focalizzate su un'unica persona. Potrebbe trattarsi di un atto isolato. Nelle ore successive all'attentato le indagini dei carabinieri sono partite dall'interrogatorio a don Marcos e dalle testimonianze dei vicini ma sono proseguite, nella stessa giornata di domenica, con l'acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza puntato sulla frazione di Francolise.

Nella sede distaccata del centro operativo comunale a Sant'Andrea del Pizzone - il cuore pulsante del monitoraggio h24 sul paese - i militari della stazione di Mondragone hanno esaminato tutti i filmati delle telecamere tra le 4 e le 5 del mattino di domenica.

Uno spazio temporale di un'ora che può dare qualche risposta ai tanti interrogativi. L'obiettivo è infatti quello di tracciare ogni auto transitata nell'area urbana del raid incendiario tra le 4 e le 5 mattino e di scandagliare le targhe per restringere il campo.

L'unico documento video che immortala il raid (e che ora è nelle mani dei carabinieri) è invece arrivato da una telecamera privata puntata su via Felice d'Amico: dalle immagini si vede un uomo con la testa coperta da un cappuccio avvicinarsi alla Hyundai del parroco parcheggiata davanti alla canonica e versare del liquido infiammabile - con ogni probabilità benzina - sull'abitacolo, per poi avviare la combustione e darsi alla fuga. In quale direzione? In questo senso gli occhi elettronici installati ai varchi di accesso e a ridosso della Statale Appia saranno di fondamentale importanza per le indagini.

Video

Nessuna minaccia, nessuna intimidazione né tensioni ricevute in passato - ha riferito don Marcos ai carabinieri e al sindaco Gaetano Tessitore. Ma il sacerdote di origini brasiliane, che dal 2016 è parroco di San Germano Vescovo a Sant'Andrea del Pizzone, si è chiuso in un rigoroso silenzio e sotto choc si apre soltanto alla solidarietà diffusa ricevuta nelle scorse ore. Ancora nulla trapela sulla matrice del raid o sul movente. A Francolise, però, l'eclatante episodio monopolizza ogni discussione in casa, nelle piazze, negli uffici. Soprattutto nella popolosa frazione (sono quasi 2mila gli abitanti) ci si interroga sull'accaduto e chi può mostra solidarietà al sacerdote quarantottenne. Su iniziativa di un gruppo di fedeli della parrocchia e dell'Azione Cattolica, ieri sera è andata in scena una fiaccolata a sostegno di don Marcos: in decine tra ragazzi, famiglie con bambini con slogan e palloncini, fedeli e semplici cittadini in una sfilata silenziosa partita dalla chiesa Madre fino alla parrocchia di Sant'Andrea del Pizzone. Sono stati soprattutto i giovani, che tutto l'anno organizzano attività ludiche, spirituali e culturali col sacerdote, a scendere in strada.

«La nostra maggioranza ha aderito con convinzione a questa iniziativa - racconta il primo cittadino Tessitore -, è importante che Francolise si opponga ad ogni atto di violenza sul territorio. L'atto è grave non solo perché è stato perpetrato contro un sacerdote. A Francolise non è mai accaduto nulla del genere».
Anche l'arcidiocesi di Capua, attraverso il suo pastore monsignor Pietro Lagnese, ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà a don Marcos «per il vile attentato che ha subito». «La Chiesa di Capua - sottolinea l'Arcivescovo Lagnese - è fiduciosa nell'operato delle forze dell'ordine e sostiene il suo sacerdote in attesa dell'accertamento della verità, confermando la stima per la sua azione pastorale».

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