Le prime luci natalizie installate e accese in città hanno contribuito a proiettare il capoluogo nell'atmosfera del periodo natalizio. Anche dal punto di vista del decoro urbano proseguono gli interventi di manutenzione a strade e piazze. Si sono concluse, in piazza Carlo di Borbone, le attività di manutenzione avviate dall'Outlet MacArthurGlen "La Reggia". Il gruppo commerciale dopo la sottoscrizione della convenzione con Palazzo Castropignano ha provveduto alla cura e alla potatura di alberi, cespugli, piante e arbusti e, alla vigilia delle festività, è intervenuta nuovamente sostituendo, all'inizio della settimana, anche il vecchio new jersey, ormai degradato, con dei nuovi pannelli brandizzati.
Anche il cartello che indica la toponomastica del luogo, e che si era inclinato a causa del cedimento del marciapiede, ha subito un rattoppo: con alcuni supporti di legno è tornato in posizione verticale anche se in maniera precaria. L'amministrazione è intervenuta anche nelle aree e nelle strade che circondano il Polo Museale, provvedendo al rattoppo dell'asfalto di viale Ellittico, punto d'accesso all'area della Reggia particolarmente danneggiata durante gli ultimi nubifragi, e delle altre strade dove erano state segnalate buche e avvallamenti, come viale Douhet e via Passionisti.
Nonostante gli sforzi, in piazza Carlo di Borbone e nelle aree limitrofe, persistono alcune problematiche come quella del cantiere inattivo per i lavori di recupero dell'emiciclo est di Palazzo Reale dove è prevista la riqualificazione, da parte del Demanio, per poter ospitare l'Archivio di Stato.
Le nuove reti di cantiere che erano state posizionate per impedire l'accesso all'area dei lavori vengono rimosse facilmente e gettate in terra, da chi è interessato a mettersi al riparo da occhi indiscreti. Quello che costituisce un vero e proprio cono d'ombra in pieno centro città torna così a ospitare coppiette in cerca di intimità, tossicodipendenti e clochard che trovano riparo di notte a ridosso delle impalcature. Persiste anche il fenomeno dell'accesso delle auto in viale Douhet interdetta al traffico nel tratto su cui affaccia la Reggia. Ma proprio davanti l'ingresso continuano a transitare le vetture dei più indisciplinati intenzionati a tagliare il percorso in direzione di Casagiove. Transito favorito dal mancato ripristino dei dissuasori al confine con piazza Gramsci e che costituisce un pericolo per i pedoni e i turisti. Sono sempre le auto, questa volta parcheggiate lungo il primo tratto di corso Trieste che da viale Douhet porta a piazza Margherita, ad alimentare il dibattito sul decoro. Malgrado la segnaletica stradale evidente sono numerosi gli automobilisti che parcheggiano in divieto di sosta, davanti la sede della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e a pochi passi dal monumento Unesco.
E proprio in vista del periodo natalizio resta da arginare anche la scarsa disponibilità di aree di sosta in centro dove, la riapertura del parcheggio "Pollio" continua a essere una priorità per i commercianti. Da questo punto di vista è ancora una volta il vicesindaco Emiliano Casale a fornire rassicurazioni agli esercenti. «Non c'è nessuna preoccupazione - sostiene - stiamo lavorando per avere un Natale decoroso sia in termini di mobilità e di parcheggi sia in termini di eventi».
Giovedì l'amministrazione ha convocato le associazioni di categoria che avevano avanzato perplessità in merito all'organizzazione degli eventi per le festività natalizie. Era stato il presidente di Confcommercio Lucio Sindaco a chiedere maggiore coinvolgimento e condivisione delle strategie soprattutto in fatto di mobilità ritenuta essenziale per la buona riuscita delle vendite prima dell'arrivo dei saldi. Oltre alla riapertura del parcheggio di via Vittorio Veneto, Confcommercio ha chiesto di creare un'area per l'interscambio della mobilità, favorendo l'accesso con i mezzi pubblici nelle strade dello shopping. Non sono passati inosservati, anche in questi giorni, gli accessi al "Pollio" garantiti ai dipendenti degli enti proprietari. «Quell'accesso è autorizzato e necessario - conclude Casale - perché sono i dipendenti degli enti proprietari che raggiungono le aree interne ed è la proprietà a gestire le modalità di accesso. Noi abbiamo una autorizzazione come parcheggio pubblico e tutte le autorizzazioni richieste per legge».