Studente travolto e ucciso dal treno, riconosciuto dalle scarpe

La tragedia alla stazione di Frattamaggiore, la famiglia aveva lanciano l'allarme sui social

Aniello Marino con la mamma Rosa
Aniello Marino con la mamma Rosa
di Alessandra Tommasino
Sabato 25 Novembre 2023, 09:09 - Ultimo agg. 13:25
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Investito da un treno alla stazione di Frattamaggiore: è questo il tragico epilogo della scomparsa di Aniello Marino, il diciassettenne di Orta di Atella che, dopo essersi allontanato da casa giovedì pomeriggio, non era più rientrato. A lanciare l'allarme ieri mattina erano stati i genitori Gaetano e Rosa Napolitano, sconvolti dal comportamento del ragazzo, sempre attento a rispettare gli orari e a non farli preoccupare. «Lui è mio figlio - aveva scritto la mamma Rosa chiedendo aiuto sui social in un post condiviso da centinaia di persone - indossava jeans beige strappati, una maglietta bianca, giubbino grigio e delle scarpe collo alto colore bianco».

Sono stati proprio alcuni indumenti, in particolare le scarpe, e il ritrovamento di una scheda telefonica a creare il collegamento con l'episodio di cronaca registratosi nella serata di giovedì alla stazione frattese, dove un ragazzo aveva attraversato i binari senza utilizzare il sottopassaggio, scendendo da un treno arrivato da Napoli poco prima delle 23. Una scelta fatale con un treno in transito ad alta velocità che lo aveva investito in pieno.

Eppure, prima che si mettessero in connessione la scomparsa di Aniello e l'incidente con quella giovane vittima rimasta a lungo senza nome, anche per la difficoltà del riconoscimento, sono trascorse diverse ore.

Solo ieri pomeriggio, la famiglia Marino, convocata dai carabinieri di Orta di Atella, è stata informata della necessità di riconoscere la salma del ragazzo all'ospedale di Giugliano in Campania, dove si sono poi recati il padre e la zia di Aniello. Uno strazio che ha creato grande sconcerto nella comunità ortese, dove il giovane era molto conosciuto. «Un bravo ragazzo, tranquillo e rispettoso - lo ricorda così don Paolo Gaudino, parroco della chiesa "San Massimo vescovo" che Aniello lo ha visto crescere - è straziante per i genitori dover vivere un simile dolore e ogni parola sembra inadeguata».

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Don Paolo ieri sera è stato a casa della famiglia Marino per portare conforto, così come amici e parenti, che hanno voluto esprimere vicinanza a delle persone benvolute per la loro semplicità e laboriosità. La consigliera comunale Tiziana Dirasco, che si era anche attivata per segnalare la scomparsa al programma televisivo "Chi l'ha visto?" ha accompagnato i genitori all'esterno della caserma: «Nell'attesa, quando ancora non si era appresa la notizia, abbiamo parlato di Aniello, mi hanno detto che era un ragazzo sereno e pieno di vita e che a volte prendeva il treno per raggiungere la sua fidanzatina a Napoli».

Cosa sia accaduto l'altra sera, sarà ricostruito attraverso le testimonianze e altri elementi al vaglio degli inquirenti ma, al momento, l'ipotesi più accreditata è quella di un incidente, una fatale disattenzione.
L'adolescente, che lascia anche un fratello dodicenne, frequentava l'istituto alberghiero "Morano" di Caivano.
Il sindaco di Orta di Atella Antonino Santillo ha annunciato il lutto cittadino nel giorno in cui sarà celebrato il funerale di Aniello. «In questo momento - ha scritto su Facebook - sentiamo il bisogno di concentrarci sul sostegno reciproco e sulla compassione».

Intanto l'iniziativa sulla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, organizzata da Dirasco e prevista oggi nella casa comunale, è stata annullata. La comunità vuole restare nel silenzio per stringersi attorno ad una famiglia colpita da una terribile disgrazia. Le immagini pubblicate dalla mamma di Aniello sul suo profilo social esprimono la gioia e l'orgoglio per quel figlio dallo sguardo buono. Nella foto divulgata per chiederne la condivisione dopo la scomparsa, Rosa abbraccia Aniello davanti a una torta e a una bottiglia di spumante. Un momento di festa e di calore familiare in immagini che, oggi, dopo quanto accaduto, stridono fortemente con il dolore innaturale della donna.
 

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