Quattro casertani su dieci hanno già pianificato di comprare in saldo, con un budget medio previsto di 267 euro, mentre un ulteriore 56% sta acquistando laddove trova un'offerta interessante non avendo preventivato alcuna spesa precisa. È la fotografia di Confesercenti Caserta ad una settimana dall'avvio dei saldi invernali edizione 2024. Un anno che, nel rispetto delle attese, segna una quota in crescita rispetto agli anni del Covid e dell'inizio delle guerre, segnale di una maggiore attenzione da parte delle famiglie, orientate su acquisti ragionati ed utili. Lontani, ormai, gli "anni d'oro".
«Sui saldi i negozi fisici, fortunatamente, mantengono stabilmente la preferenza dei consumatori: li sceglie per almeno un prodotto l'83%, contro il 51% che prevede di acquistare anche online - commenta Salvatore Petrella, presidente Confesercenti Caserta - La disponibilità sarà più ampia del solito per un autunno inverno dalle temperature più miti del normale.
Guarda ai saldi da una ulteriore prospettiva il presidente della Confcommercio Lucio Sindaco: «Non ci sono più i saldi di una volta, ed è già da qualche anno che si sono svuotati del loro significato. E pure i centri commerciali secondo i dati Istat starebbero perdendo appeal rispetto agli acquisti online. Di contro i nostri centri urbani non hanno saputo convertirsi in centri commerciali naturali perdendo una ghiotta occasione di rilancio. Ed i commercianti che resistono in città meriterebbero una medaglia. Occorrerebbe traghettare il commercio di Caserta e provincia verso una offerta distinta, unica, legata all'occasione turistica che i nostri beni monumentali ci offrono, e la nostra presenza quest'anno alla Bit di Milano è il segnale di una direzione da imboccare per uscire dal cono d'ombra dei centri commerciali e dell'e-commerce».
Dello stesso avviso il vice segretario nazionale del Movimento consumatori Ovidio Marzaioli: «La contrazione della spesa è evidente già da anni, anche se il fascino dei saldi regge soprattutto tra i clienti fidelizzati dei negozi di vicinato. Resta il dato casertano che racconta di una città dove le vie dello shopping si sono ridotte alla sola via Mazzini e poco oltre. Credo fortemente nell'urgenza di convertire il nostro commercio urbano verso una offerta culturale e turistica legata alla specificità degli attrattori turistici».
E ieri, prima domenica di chiusura dopo quasi un mese e mezzo di aperture straordinarie, i negozianti di Caserta hanno provato a tirare le somme a valle della prima settimana di saldi. «Nulla di che - commenta Domenico De Lucia della boutique "I'M" di piazza Duomo - perché a spendere sono i nostri stessi clienti fidelizzati». Invece secondo Giuseppe Ianniello dell'omonima boutique dal 1831 in via Mazzini angolo piazza Vanvitelli, ci sarebbero i clienti dei saldi, una categoria di acquirenti a parte: «Li vedi arrivare solo allora, e comprano soprattutto capi importanti, come cappotti e giacconi, dove lo sconto già al 30% si nota. I nostri clienti storici, invece, spendono tutto l'anno e semmai approfittano degli sconti nelle giornate di Black Friday».
Ricorda epoche migliori Mario D'Anna delle storiche boutique di via Mazzini: «Troppa sciatteria da oltre dieci anni ha distrutto il commercio della città un tempo considerata il salotto bello della provincia - commenta - e seppure questo ultimo sabato si siano viste più persone in giro, resta un dato di vendite tutt'altro che sufficiente a rimpinguare le casse». Da via San Giovanni Enzo La Camera della boutique "Pigalle" fa notare che «durante la settimana in giro c'è poca gente, mentre questo è stato il primo sabato di vendite interessanti dopo il lento weekend di avvio saldi della scorsa settimana». Da via Vico, Massimo Sesio di "Charlie donna" aggiunge: «A Caserta la strada dello shopping è oramai solo via Mazzini, mentre corso Trieste è quasi del tutto votata al food e beverage. Da noi si viene apposta non essendo questa una strada di transito e di negozi, e per invogliare ulteriormente gli acquisti, per i saldi abbiamo incrementato l'offerta di maglioni e pullover che sono sempre i più richiesti».