Saldi, ragionati o d'impulso: comunque a passo lento

Shopping ridotto solo a via Mazzini

Saldi a Caserta
Saldi a Caserta
di Mariamichela Formisano
Lunedì 15 Gennaio 2024, 08:18
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Quattro casertani su dieci hanno già pianificato di comprare in saldo, con un budget medio previsto di 267 euro, mentre un ulteriore 56% sta acquistando laddove trova un'offerta interessante non avendo preventivato alcuna spesa precisa. È la fotografia di Confesercenti Caserta ad una settimana dall'avvio dei saldi invernali edizione 2024. Un anno che, nel rispetto delle attese, segna una quota in crescita rispetto agli anni del Covid e dell'inizio delle guerre, segnale di una maggiore attenzione da parte delle famiglie, orientate su acquisti ragionati ed utili. Lontani, ormai, gli "anni d'oro".

«Sui saldi i negozi fisici, fortunatamente, mantengono stabilmente la preferenza dei consumatori: li sceglie per almeno un prodotto l'83%, contro il 51% che prevede di acquistare anche online - commenta Salvatore Petrella, presidente Confesercenti Caserta - La disponibilità sarà più ampia del solito per un autunno inverno dalle temperature più miti del normale.

Un cambiamento climatico che ha inciso sul 96% delle imprese, che segnalano un calo medio del 46% delle vendite dei prodotti delle collezioni autunno inverno. Per questo crediamo che l'inizio dei saldi vada procrastinato all'inizio del mese di febbraio per i saldi invernali e ad inizio agosto per i saldi estivi. Ciò al fine di tutelare le imprese del settore ma anche per favorire la clientela che può usufruire di un saldo più vantaggioso».

Guarda ai saldi da una ulteriore prospettiva il presidente della Confcommercio Lucio Sindaco: «Non ci sono più i saldi di una volta, ed è già da qualche anno che si sono svuotati del loro significato. E pure i centri commerciali secondo i dati Istat starebbero perdendo appeal rispetto agli acquisti online. Di contro i nostri centri urbani non hanno saputo convertirsi in centri commerciali naturali perdendo una ghiotta occasione di rilancio. Ed i commercianti che resistono in città meriterebbero una medaglia. Occorrerebbe traghettare il commercio di Caserta e provincia verso una offerta distinta, unica, legata all'occasione turistica che i nostri beni monumentali ci offrono, e la nostra presenza quest'anno alla Bit di Milano è il segnale di una direzione da imboccare per uscire dal cono d'ombra dei centri commerciali e dell'e-commerce».

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Dello stesso avviso il vice segretario nazionale del Movimento consumatori Ovidio Marzaioli: «La contrazione della spesa è evidente già da anni, anche se il fascino dei saldi regge soprattutto tra i clienti fidelizzati dei negozi di vicinato. Resta il dato casertano che racconta di una città dove le vie dello shopping si sono ridotte alla sola via Mazzini e poco oltre. Credo fortemente nell'urgenza di convertire il nostro commercio urbano verso una offerta culturale e turistica legata alla specificità degli attrattori turistici».

E ieri, prima domenica di chiusura dopo quasi un mese e mezzo di aperture straordinarie, i negozianti di Caserta hanno provato a tirare le somme a valle della prima settimana di saldi. «Nulla di che - commenta Domenico De Lucia della boutique "I'M" di piazza Duomo - perché a spendere sono i nostri stessi clienti fidelizzati». Invece secondo Giuseppe Ianniello dell'omonima boutique dal 1831 in via Mazzini angolo piazza Vanvitelli, ci sarebbero i clienti dei saldi, una categoria di acquirenti a parte: «Li vedi arrivare solo allora, e comprano soprattutto capi importanti, come cappotti e giacconi, dove lo sconto già al 30% si nota. I nostri clienti storici, invece, spendono tutto l'anno e semmai approfittano degli sconti nelle giornate di Black Friday».

Ricorda epoche migliori Mario D'Anna delle storiche boutique di via Mazzini: «Troppa sciatteria da oltre dieci anni ha distrutto il commercio della città un tempo considerata il salotto bello della provincia - commenta - e seppure questo ultimo sabato si siano viste più persone in giro, resta un dato di vendite tutt'altro che sufficiente a rimpinguare le casse». Da via San Giovanni Enzo La Camera della boutique "Pigalle" fa notare che «durante la settimana in giro c'è poca gente, mentre questo è stato il primo sabato di vendite interessanti dopo il lento weekend di avvio saldi della scorsa settimana». Da via Vico, Massimo Sesio di "Charlie donna" aggiunge: «A Caserta la strada dello shopping è oramai solo via Mazzini, mentre corso Trieste è quasi del tutto votata al food e beverage. Da noi si viene apposta non essendo questa una strada di transito e di negozi, e per invogliare ulteriormente gli acquisti, per i saldi abbiamo incrementato l'offerta di maglioni e pullover che sono sempre i più richiesti».
 

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