Scuole senza riscaldamenti,
genitori sul piede di guerra a Caserta

Scuole senza riscaldamenti, genitori sul piede di guerra a Caserta
di Daniela Volpecina
Mercoledì 28 Novembre 2018, 17:00
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Termosifoni spenti nelle scuole, mamme sulle barricate. Sia in centro che nelle frazioni. Proseguono da quasi due settimane i disagi in alcuni dei plessi. Fra questi le scuole di Casola, Casolla e Centurano. Segnalazioni ieri anche dalla De Amicis (malgrado i recenti interventi tecnici) mentre proprio nelle ultime ore sarebbe stato ripristinato quasi completamente l'impianto di riscaldamento al V circolo in via Rossini. Stando a quanto dichiarato dagli addetti ai lavori, qui resterebbe infatti da riparare solo un'ultima caldaia. Schede bruciate, cavi fuori uso, impianti obsoleti, scarsa manutenzione, assenza di controlli e interventi poco tempestivi. Sembrerebbero essere queste le cause responsabili di guasti e cattivo funzionamento di impianti e condizionatori. Tra i casi più eclatanti quello della scuola dell'infanzia di via Cilea nella frazione di Parco Cerasola. Qui a battere i denti, dal 15 novembre scorso, ci sono 92 alunni suddivisi in quattro sezioni. Un disagio che ha spinto molte mamme a ritirare i piccoli dalla scuola facendo registrare molte defezioni nell'istituto.
 
«Abbiamo preferito tenere i bambini a casa denunciano allarmate alcune di loro perché rischiavano di ammalarsi». «Propongo di disertare la scuola fino a quando non sarà ripristinato il funzionamento della caldaia minaccia un altro papà all'uscita del plesso. «Non è possibile lamenta una docente che il tecnico del Comune si sia presentato per un sopralluogo soltanto due giorni fa, esattamente undici giorni dopo la segnalazione da parte della scuola». E poi c'è anche chi, tra i genitori, sta valutando di fare causa all'Ente e chi invece annuncia un sit-in sotto i porticati di Palazzo Castropignano. Proteste più che legittime, secondo il dirigente scolastico, Francesco Mezzacapo, al V circolo da poco più di due mesi. «Comprendo perfettamente i timori delle mamme spiega ed è per questo che mi sono immediatamente attivato sollecitando un intervento del Comune. Sono sorpreso anch'io del ritardo nella riparazione del guasto ma la scuola non è responsabile. Non potevamo immaginare che l'impianto non funzionasse. Forse se l'amministrazione comunale si fosse preoccupata di fare un sopralluogo o quantomeno un controllo all'inizio dell'anno scolastico, ora non si ritroverebbe a dover fronteggiare l'ennesima emergenza'. Dal Comune però si affrettano a garantire che il problema sta per essere risolto. In via Cilea e in tutti e 35 i plessi scolastici di competenza dell'Ente. «Malgrado la carenza di personale fa sapere l'assessore alla pubblica istruzione, Maddalena Corvino non stiamo lesinando energie per far sì che in tutte le scuole venga ripristinato l'impianto di riscaldamento. I tecnici sono impegnati a tempo pieno e stanno facendo tappa in tutti i plessi. In alcuni casi si è potuto intervenire tempestivamente perché il guasto era di lieve entità, in altri c'è stato bisogno di ordinare o procurarsi pezzi di ricambio che non erano immediatamente disponibili e ciò ha comportato qualche ritardo ma entro pochi giorni tutte le caldaie saranno attive».

Ad alimentare il malcontento delle mamme della scuola dell'infanzia di via Cilea ci sono tuttavia anche i problemi legati alle infiltrazioni d'acqua. Un'aula su quattro si allaga quando piove e diventa inutilizzabile. E ancora la presenza di muffa in alcune aule. E non solo. «Sono due mesi che continuo a segnalare questo disservizio precisa il dirigente scolastico Mezzacapo ma fino ad ora non ho ottenuto alcuna risposta al riguardo dal Comune. Ciò per evidenziare che da parte della scuola c'è massima attenzione nei confronti degli studenti. Il problema vero è che le istituzioni continuano a svolgere interventi tampone che non risolvono definitivamente il problema che - puntualmente e inevitabilmente - si ripresenta ogni volta che piove».
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