Softlab, un sito di elettronica a Teverola:
rebus ricollocazione degli operai Jabil

Softlab, un sito di elettronica a Teverola: rebus ricollocazione degli operai Jabil
di Enzo Mulieri
Mercoledì 25 Novembre 2020, 08:18 - Ultimo agg. 22 Marzo, 13:26
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Dopo due settimane di attesa ha ottenuto carattere ufficiale al Mise l'impegno assunto dal gruppo Softlab (leader nel settore It) di costituire, d'intesa col gruppo Seri, un polo tecnologico di elettronica nel programma reindustrializzazione dell'area di Teverola. Solo ieri è stato possibile prendere visione dell'ultimo verbale istituzionale stilato a Roma in proposito, là dove il manager della spa di Caserta, Giovanni Casto, ha fornito linee di indirizzo generali sull'operazione, soffermandosi soprattutto sui risvolti occupazionali che ne deriverebbero. «Si sta lavorando ad un accordo ha precisato- Alcune delle risorse assunte dal bacino Jabil lavoreranno nella sede aversana dopo uno specifico percorso formativo, con tempistiche ancora da definire. A breve verranno annunciate le linee guida del piano industriale che verrà predisposto dalle due società congiuntamente». 

Casto ha pure anticipato che il progetto con Seri Industrial è solo il primo di ulteriori progetti che Softlab ha in programma di avviare, potendosi avvalere, tra l'altro, anche del seguito e dell'attenzione che la Regione ha finora assicurato anche in sede ministeriale. Ulteriori informazioni di riscontro su di una partnership cosi straordinaria, tuttavia, non è stato ancora possibile registrare sull'altro versante del gruppo Seri (quotato in Borsa) che pure punta ad incrementare le sua azioni nel territorio (proprio all'inizio di questo mese è entrato in possesso del capannone Whirlpool numero 16 utilizzato per la logistica). In effetti di indicazioni conseguenti o confirmatorie nulla è dato di sapere. Di concreto si sa soltanto che a metà del mese di ottobre la controllata Fib srl (società specializzata nella produzione di batterie a litio) ha riavviato, dopo la sospensione dovuta all'emergenza sanitaria, le attività di commissioning dell'impianto per la produzione di celle per applicazioni industriali con una capacità di 300 Mwh (Teverola 1) ed ha individuato quale soluzione di maggiore efficienza nello stabilimento adiacente il sito più idoneo per dare esecuzione al piano di investimenti per complessivi 505 milioni di euro, nell'ambito del programma europeo (Ipcei), nonché al programma del riciclo di batterie a litio a fine vita. Di più nulla si può aggiungere da parte di Seri. Da qui, le preoccupazioni manifestate dalle organizzazioni sindacali di categoria che chiedono verifiche più dettagliate e più certe su di un'alleanza solo annunciata, sulle condizioni che ne faranno da garanzia. A suscitare ulteriori motivi di incertezza e di dubbio il fatto che neppure in sede di Confindustria è stato possibile ottenere spiegazioni.

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«Solo ieri l'altro abbiamo potuto prendere visione dell'ultimo verbale ministeriale. Anche per questo avevamo chiesto una convocazione al Ministero alla presenza della Regione- così rileva il segretario provinciale della Fiom, Francesco Percuoco- per conoscere modalità e tempistica di questa alleanza annunciata. È evidente che al centro di ogni cura, a suo dire, ci dovrebbe essere un combinato disposto che da una parte possa qualificare un'operazione sicuramente originale, dall'altra salvaguardare l'occupazione sia per il personale Jabil (tramite Softlab) sia della Whirlpool (tramite Seri) gli interrogativi sono tanti - ha riconosciuto il segretario della Fim Cisl, Nicodemo Lanzetta- in mancanza di risposte non siamo in condizioni di fare alcuna previsione. Vale la pena ricordare che il progetto avanzato da Seri già accusava ritardi; si spera adesso nel rilancio dopo le esternazioni positive manifestate ultimamente dal vice presidente della Regione Fulvio Bonavitacola».
 

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