Variante Omicron in Campania, altri casi:
«Già cinque contagi accertati a Caserta»

Variante Omicron in Campania, altri casi: «Già cinque contagi accertati a Caserta»
Martedì 30 Novembre 2021, 12:43 - Ultimo agg. 21:04
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Per il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, sono finora cinque i contagi accertati da variante Omicron collegati al tecnico casertano del'Eni rientrato dal Mozambico. «Dal tracciamento che abbiamo fatto del paziente zero - ha detto De Luca ai giornalisti - abbiamo trovato tre alunni nelle scuole frequentate dai due figli del tecnico, la badante e una unità appartenente al personale scolastico. La variante Omicron è pienamente diffusa, rivedo il film di due anni fa quando trovammo il primo paziente positivo in un Comune del Cilento e sembrava fosse un caso isolato». 

Il governatore ha commentato anche il dibattito sul ritorno dell'obbligo dell'uso della mascherina anche all'aperto nel resto d'Italia, ricordando che in Campania l'obbligo è sempre rimasto in vigore nell'ultimo anno: «Noi non abbiamo aspettato il governo», ha detto il presidente della Regione Campania lanciando «un appello ai sindaci e alle forze dell'ordine perché da subito, già da questa sera, le pattuglie vadano per strada per fare un lavoro dissuasivo, per richiamare i giovani che non hanno la mascherina, e poi dal fine settimana per cominciare a fare le multe. In Campania è obbligatorio l'uso della mascherina anche all'esterno, da noi è stato sempre in vigore, dobbiamo solo muoverci, forze dell'ordine, polizie municipali e Comuni, e poi dobbiamo completare la campagna di vaccinazione, senza perdere un minuto di tempo». 

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Il vaccino prima di tutto, a tutte le età: «Per quello che mi riguarda - la chiosa di De Luca - è indispensabile avviare la campagna di vaccinazione anche per i bambini da 5 a 11 anni.

Sappiamo che è un tema delicato ma mai come in questo caso dobbiamo affidarci alle valutazioni dei pediatri, dei ricercatori e della scienza. La vaccinazione per i bambini è indispensabile per tenerli a scuola, per evitare di tenerli chiusi in casa, per evitare danni psicologici e formativi che cominciano ad avere i nostri bambini. Dobbiamo davvero dare prova di senso di responsabilità e di razionalità». 

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