In Campania lo spettacolo itinerante, i circhi e i luna park insomma, gode di buona salute: tanto che Napoli è stata scelta come sede del primo congresso nazionale dell'Anesv, l'Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti. Si terrà giovedì 18 gennaio, alla stazione marittima, e affronterà i temi più sentiti dal settore: prima di tutto la rilevanza sociale di un' attività che spesso si tiene in zone isolate, dove mancano altre forme di aggregazione. Del rapporto con le amministrazioni, specie in riferimento alla logistica degli spettacoli. E si lancerà qualche idea per il futuro, come la creazione di una scuola internazionale d'arte circense che Vinicio Canestrelli, figlio di Lidia Togni e responsabile del celebre circo, vuole creare proprio a Napoli.
Le scelta di Napoli come location del congresso ha anche una ragione legislativa: «La Campania ha una buona legge in materia, varata nel 2007: tramite questo provvedimento al settore arriva un certo sostegno, e proprio in virtù dell'importanza sociale dello spettacolo viaggiante», spiega Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell'Anesv.
In Campania la filiera conta 250 aziende ufficialmente registrate e impiega oltre 1200 persone di cui molte aziende conduzione familiare. Il dato nazionale, con circa 6mila ditte tra le quali parchi itineranti, parchi di divertimento permanenti, acquatici e faunistici, vede un fatturato di 500 milioni di euro.
Alla stazione marittima arriveranno oltre 190 realtà da tutta Italia: «Siamo fieri di organizzare il congresso, si tratta della prima occasione in cui è presente tutta la rappresentanza del settore. Chiediamo la riforma della legge nazionale, che è del 1968, gli aspetti più urgenti sono il sostegno economico alle imprese che deve essere equiparato a quello per cinema, teatro e danza». Altra questione urgente è il rapporto con le amministrazioni sulla collocazione fisica dello spettacolo viaggiante: «Molto spesso è relegato in zone periferiche, per noi è un problema: il nostro pubblico è costituito per lo più da giovani che sono sprovvisti di mezzi di locomozione. Chiediamo ai Comuni di tornare alla centralità della piazza per i nostri show», dice ancora Guida. Tra i focus di spicco del convegno quello animato dai costruttori di attrazioni italiani, «un'eccellenza del Paese a livello mondiale».
Durante la presentazione del congresso Canestrelli ha proposto un progetto di una scuola del circo a Napoli che potrebbe avvalersi anche di docenti dell'Europa dell'Est e Asia: «A Napoli e nel resto della regione l'arte circense è seguita con interesse dai giovani. La scuola avrebbe pure l'obiettivo di coinvolgere i minori svantaggiati, offrendo loro percorsi formativi e opportunità lavorative».