Si sono incontrati per parlare di cultura, letteratura e di uno storico assedio: quello che di fatto segnò, a cavallo tra il 1860 e il 1861, la fine del Regno delle due Sicilie. Un momento che è al centro del docu-romanzo scritto dal torrese Camillo Linguella, quel “Gaeta ultimo atto” (edito dalla casa torinese Yume) che sta riscuotendo importanti consensi in termini di vendite e soprattutto di critiche. Linguella, sociologo e meridionalista, classe 1945, un passato legato al welfare previdenziale, un presente anche da scrittore capace di dare seguito ai suoi studi sul meridionalismo, nei giorni scorsi ha incontrato il primo cittadino di Gaeta, Cristian Leccese. Occasione, portare al sindaco della città laziale una copia del libro e parlare di quella che potrebbe essere l'occasione per riparlare pubblicamente dell'assedio e presentare il volume nella città che dà il titolo al romanzo, una storia d'amore con personaggi e inventati ma che si svolge in un contesto di fatti rigorosamente storici: quelli, cioè, relativi agli episodi più significativi dell'ultimo atto del Regno delle due Sicilie. aFatti spiega l'autore spesso ignorati dalla storiografia ufficiale oppure appena accennati. Invece fu un riscatto nobile di una dinastia ingiustamente screditata». La storia si sviluppa fra Torre del Greco, dove parte il romanzo, e appunto Gaeta, dove finirà la dinastia dei Borbone.
Dopo la presentazione del libro nella sua città natale (alla quale intervenne, in una delle prime uscite ufficiali dopo le elezioni, il sindaco Luigi Mennella), Linguella ha raggiunto un altro importante traguardo incontrando il primo cittadino di Gaeta Cristian Leccese: «Col sindaco prosegue Linguella ho avuto un colloquio molto aperto e cordiale.
Al dono del libro “Gaeta ultimo atto” il sindaco Leccese ha ricambiato regalando a Linguella una litografia rappresentante la nave Constitution, la fregata in legno detta "Old Ironsides" che il 2 agosto 1849, nel golfo di Gaeta, ricevette la visita di Papa IX, che si era allontanato da Roma a seguito della Repubblica Romana, unitamente a Ferdinando II, re delle due Sicilie. Gaeta, a metà strada fra Roma e Napoli, ha sempre avuto una posizione geografica privilegiata, tanto che fin dal periodo angioino-aragonese fu costruito un castello-fortezza in difesa delle coste tirreniche.