La Banca di Credito Popolare oltre la crisi: nuovi finanziamenti per 250 milioni di euro

La Banca di Credito Popolare oltre la crisi: nuovi finanziamenti per 250 milioni di euro
Venerdì 10 Luglio 2020, 18:53
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La Banca di Credito Popolare per sostenere l’economia del territorio e quindi le imprese della Regione, sin dai primi segnali della crisi sanitaria, ha posto in essere tutte le misure previste dai decreti Cura Italia e Liquidità.

Ad oggi, sono state complessivamente valutate ed accolte richieste di nuovi finanziamenti a favore di 3.000 imprese campane per circa 250 milioni di euro, sostenendo la continuità e la ripresa, specie nei settori particolarmente colpiti dall’emergenza.

Su un totale di oltre 2.780 richieste di nuovi finanziamenti fino a 30.000 euro, ad oggi ne sono state accolte il 96% - pari a circa 55 milioni di euro - con un’incidenza sul totale del numero delle domande presentate in Campania superiore alla quota Banca in Regione.

Sulle oltre 500 richieste di finanziamento oltre i 30.000 euro, abbiamo già accolto positivamente il 74%, ed anche in questo ambito il numero delle domande è ampiamente superiore alla quota Banca in Regione.

Inoltre, Bcp ha già erogato - grazie all’accordo formalizzato con Sace – due finanziamenti per un totale di 6 milioni di euro.

La Banca di Credito Popolare ha infine ricevuto e accolto 2.250 richieste di moratoria e sospensione di rate e finanziamenti, di cui oltre 800 a sostegno di famiglie del territorio.

L’estrema attenzione all’economia reale della Regione in cui opera da oltre 130 anni ha portato la Banca di Credito Popolare, sin da subito, a mobilitare le proprie forze dimostrando la capacità di gestire con rapidità i processi di cambiamento per affrontare la complessa situazione con risposte immediate.

«Per assicurare un efficiente e rapido servizio di supporto alla Clientela - recita inoltre una nota - abbiamo inoltre costituito una Task Force dedicata e potenziato i canali di comunicazione per assicurare una maggiore consulenza all’utilizzo delle misure adottate».

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