Italo ad Alta Velocità verso l’Europa con risorse del Pnrr

Il Piano europeo accelererà gli investimenti e 4,7 miliardi saranno utilizzati nell’AV. La compagnia, leader grazie all’integrazione con Itabus, pronta per una forte crescita

Italo ad Alta Velocità verso l’Europa con risorse del Pnrr
di Rosario Dimito
Mercoledì 5 Luglio 2023, 13:07 - Ultimo agg. 6 Luglio, 07:50
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Il Pnrr dovrebbe rivoluzionare, in positivo, il viaggio in treno degli italiani.

Il piano nazionale per gli investimenti complementari ha stanziato 25 miliardi nel settore ferroviario, di cui 4,7 miliardi per progetti da nord a sud, come l’Alta Velocità sulla Salerno-Reggio Calabria, il raddoppio della Roma-Pescara o il potenziamento delle linee per il Brennero per fare degli esempi. Investimenti a cui guarda con interesse l’operatore ferroviario privato Italo, leader in Italia, di proprietà del fondo Gip (72,6%), Allianz (11,5%) e di un pool di investitori italiani guidati da Flavio Cattaneo, Luca di Montezemolo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei, Gianni Punzo. In questo scenario facilitato dal Pnrr, che renderà più efficienti le linee AV, Gianbattista La Rocca (Amministratore Delegato Italo e Presidente Itabus) prospetta un incremento della flotta dei treni Italo: «Il Pnrr apre importanti ed allettanti scenari. Rappresenta sicuramente un’opportunità da cogliere, per migliorare l’offerta e garantire sempre più copertura ai viaggiatori. Ampliando la rete Alta Velocità avremo modo di implementare il nostro network. Più capillarità, più servizi significa più treni in flotta, stiamo già studiando una strategia di crescita che vedrà aumentare i nostri treni del 10-20% entro il 2027». Ad oggi sono 51 i treni, perciò, nei prossimi 4 anni potrebbero arrivare a circa 60. E dove potrebbe crescere Italo, che già oggi ha un’estesa rete territoriale? «Puntiamo a rafforzare la nostra presenza in zone dove c’è ancora molta domanda: penso ai servizi Milano-Bari o Milano-Reggio Calabria. Ma non solo sud, c’è la Roma-Milano, il cuore pulsante della ferrovia AV. Anche questa dorsale sarà interessata dagli sviluppi infrastrutturali e di certo rafforzeremo la nostra presenza. Ma anche il nord est del Paese che corre lungo la Milano-Venezia offre grandi opportunità, potremmo ampliare le nostre frequenze implementando di 6-8 corse giornaliere l’offerta».

BIGLIETTO UNICO

Altro punto cardine della strategia futura di Italo è l’intermodalità. L’integrazione tra Italo e Itabus, avvenuta a maggio, ha dato il via a nuovi servizi treni più bus partiti il 21 giugno. Collegamenti che offrono maggior capillarità territoriale e soluzioni di viaggio condivise e sostenibili; e per i mesi a venire Italo promette altre novità: saranno presentate le lounge rinnovate nelle principali stazioni; fermate di bus più comode sorgeranno in punti strategici delle città per agevolare i viaggi intermodali. Si apre così una nuova e cruciale fase nella storia di Italo. L’acquisizione di Itabus creerà importanti e significative sinergie: «Nel nostro Paese c’è una forte domanda di mobilità integrata - prosegue La Rocca -. Cresce la richiesta di servizi acquistabili tramite un unico portale, con una singola transazione, che consentono di utilizzare mezzi green e condivisi. Da qui nasce l’acquisizione effettuata da Italo: treno più bus è solo il primo passo. Puntiamo a generare nuove connessioni, incrementando o istituendo fermate presso scali infrastrutturali strategici come porti ed aeroporti». Rete intermodale che mira ad aggregare numerose soluzioni quindi, guardando anche alle offerte di micro-mobilità urbana per coprire l’ultimo miglio, facilitando i processi di prenotazione per i viaggiatori. Il primo obiettivo della strategia di questo nuovo “gruppo” è quello di avvicinare le grandi città del centro nord al sud Italia. Debuttano proprio al Sud, infatti, i primi collegamenti Italo-Itabus, che hanno cominciato ad operare in questa prima fase in Campania, Puglia e Sicilia. La valorizzazione del territorio, dalle grandi metropoli ai piccoli borghi, con il conseguente avvicinamento dei cittadini al mercato ed ai vantaggi apportati dall’Alta Velocità, è un obiettivo che Italo persegue fin dall’avvio della sua attività nel 2012. «La nostra strategia è da sempre chiara», continua La Rocca, «portare i benefici dell’Alta Velocità in tutto il Paese, generando così una crescita per l’intero territorio. Del resto, è un dato di fatto: dove arriva l’AV il pil cresce maggiormente rispetto ad altre zone che ne sono sprovviste». Ma non solo Italia, questo modello intermodale potrà raggiungere il mercato internazionale, come già studia Italo, anche alla luce del successo che hanno riscontrato i servizi charter offerti da Itabus per portare i viaggiatori all’estero: più di 10 nazioni già raggiunte fra le quali Svizzera, Austria, Germania, Francia, Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Grecia e Spagna. Affacciarsi su nuovi mercati equivale ad un progetto di crescita, per un gruppo che vanta attualmente una flotta composta da 51 treni e ora 100 bus, attivi 24 ore al giorno tutto l’anno. «Studiamo continuamente nuove opportunità di business, pronti a coglierle quando si presenta l’occasione. L’estero può essere una di queste. Raggiungendo con i nostri treni città come Milano, Verona, Bolzano, per citarne alcune, potremmo ipotizzare di utilizzare poi i bus per proseguire verso altre nazioni. Potrebbero aprirsi scenari interessanti». Un’altra sfida con la quale il mondo dei trasporti dovrà fare i conti è quella delle performance di sostenibilità. Se è vero che oggi sono sempre più richiesti spostamenti green, specie dai più giovani (recenti studi e indagini di mercato hanno, infatti, reso evidente come fra Millennials e Generazione Z si prediligano viaggi condivisi: 4 su 10 optano per simili soluzioni e per circa il 25% di loro il primo motivo di questa scelta è il rispetto dell’ambiente), da questa operazione industriale vien fuori un’opportunità.

IL RIFINANZIAMENTO

Italo è da sempre un treno green per eccellenza costruito con materiali riciclabili al 98% e dotato di filtri Hepa per il ricambio costante di aria, Itabus grazie ai motori diesel Euro 6D (i meno inquinanti ) ed alla collaborazione con Eni (tutta la flotta viene alimentata con Eni diesel+, gasolio premium che riduce le emissioni di CO2 rispetto ai carburanti tradizionali) è best in class nel trasporto su gomma per attenzione verso l’ambiente. «Si parla troppo spesso di concetti quali sostenibilità ambientale o sociale, solo per moda. C’è chi invece mette in campo azioni concrete e in Italo siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto nei nostri primi 11 anni di attività. Siamo la prima compagnia ferroviaria al mondo ad aver installato i filtri Hepa sui nostri treni, quando nessuno ce lo chiedeva, investendo diversi milioni di euro in un periodo delicatissimo come quello pandemico, per tutelare le nostre persone ed i passeggeri. La nostra flotta di treni è in grado di risparmiare energia, riutilizzando quella che produce durante il tragitto» conclude La Rocca. Italo ha una performance positiva e grazie a questo andamento ha in corso un rifinanziamento con cinque banche di 1,1 miliardi, di cui 200 milioni per acquistare nuovi treni.

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