Original Marines tentata dalla Borsa: l'obiettivo è raddoppiare all'estero

Original Marines tentata dalla Borsa: l'obiettivo è raddoppiare all'estero
di Sergio Governale
Martedì 5 Marzo 2019, 10:00
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Original Marines sogna la Borsa e, nel frattempo, si riorganizza per crescere ancora all'estero e in Italia, dove il brand si riposizionerà sui capi per bambini di qualità medio-alta a prezzi competitivi. Così Antonio Di Vincenzo, presidente di Imap Export, società che gestisce il marchio di moda made in Naples e che oggi pomeriggio presenterà alla Stazione marittima la collezione primavera-estate 2019 intitolata «Wear the future». In attesa della quotazione a Piazza Affari e dell'eventuale ingresso di un fondo per finanziare l'espansione, l'imprenditore spiega che «il 2019 sarà un anno chiave perché, mentre le previsioni per il mercato retail sono nere, noi contiamo di conquistare ulteriori quote di mercato». Dopo aver raggiunto i 200 milioni di euro di fatturato nel 2018, quest'anno il brand conta di registrare un incremento del giro d'affari del 7%. L'obiettivo è arrivare a 250 milioni nei prossimi cinque anni, portando la quota di export dall'attuale 10% al 20% del fatturato. I Paesi dove l'azienda conta di espandersi sono in Medio Oriente, Europa dell'Est e la Russia. Nella prima area geografica, dove attualmente gli store sono 70, i punti vendita raddoppieranno nei prossimi quattro anni. «Supereremo presto le cento vetrine assicura il numero uno di Imap Export grazie alla joint venture Lifco con due soci libanesi, che distribuisce il marchio nell'intero Medio Oriente, Dubai inclusa».
 
Attualmente Original Marines ha una rete di 500 negozi in Italia e 140 all'estero. Quest'anno rinnoverà 150 punti vendita in Italia e nel 2020 lancerà un nuovo concept che punterà sull'omnicanalità. Le basi per il futuro sono state poste l'anno scorso, quando a gennaio Imap Export ha incorporato Trader, società che gestiva i punti vendita di proprietà a marchio Original Marines. «Abbiamo messo sotto lo stesso cappello i negozi in franchising e quelli diretti, rendendo più governabile la struttura spiega Di Vincenzo . L'idea ora è quella di puntare all'apertura del capitale con la quotazione a Piazza Affari o accompagnati da un fondo. Per questo motivo a novembre abbiamo aderito al programma Élite di Borsa Italiana, utile per capire come arrivare al listino milanese». Sono molti i fondi, anche stranieri, che chiedono l'ingresso nel capitale. «Risponderemo a queste sirene dall'anno venturo», aggiunge.

Nel frattempo le strade per la crescita sono due. La prima è quella di riposizionare il marchio in Italia, «diventando il punto di riferimento per le mamme italiane dice il presidente con prodotti per bambini di qualità medio-alta a prezzi competitivi, fascia di mercato scoperta che intendiamo colmare». La seconda strada è quella di aggredire i mercati esteri. Non quelli saturi, come quelli di Francia e Spagna, ma quelli dell'Est Europa e della Russia, dove ci sono molti bambini. «Oggi fatturiamo oltreconfine il 10%. L'idea è di portare tale quota al 20%, puntando soprattutto sul Medio Oriente», prosegue Di Vincenzo.
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