​Bonus mamme, cosa cambia tra più Irpef e meno Assegno unico. Si può inserire tra i fringe benefit o no? Le simulazioni

di Giacomo Andreoli
Domenica 3 Marzo 2024, 21:59 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 00:06 | 1 Minuto di Lettura

Che succede se cambia il contratto di lavoro?

«L’esonero per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 - ha chiarito l'Inps - trova applicazione, per le lavoratrici madri di tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, e per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, anche per le lavoratrici madri di due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo». E poi. «Poiché l’esonero in questione trova applicazione esclusivamente con riferimento alla quota di contribuzione a carico della lavoratrice madre, la misura non rientra nella nozione di aiuto di Stato».

Inoltre, qualora un rapporto di lavoro a tempo determinato venga convertito a tempo indeterminato, l’esonero può trovare legittima applicazione a decorrere dal mese di trasformazione a tempo indeterminato, chiarisce la circolare. Facciamo due conti. Secondo la relazione annuale dell’Ispettorato nazionale del lavoro sulle dimissioni dei genitori entro i primi tre anni dalla nascita dei figli, sono più di 44 mila le mamme che nel 2022 hanno abbandonato il lavoro. Su un totale di 61.391 dimissioni, quelle convalidate dalle lavoratrici sono il 72,8% (44.669).

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