Pensioni, un superbonus per chi smette di lavorare a 71 anni: l'idea per "salvare" il sistema previdenziale italiano

di Giacomo Andreoli e Andrea Bassi
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 17:19 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 17:19 | 2 Minuti di Lettura

La riforma delle pensioni oltre la legge Fornero

Gli allarmi per la tenuta del sistema previdenziale italiano insomma, non sarebbero del tutto giustificati. Anzi. Grazie a un’occupazione in ripresa seppur distante dai livelli europei, spiega ancora l’analisi di Itinerari Previdenziali, continua a migliorare il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati. Si tratta di un fondamentale indicatore di tenuta della previdenza italiana: nel 2022 il valore si è attestato a quota 1,4443. La “soglia della semi-sicurezza” è considerata quella di 1,5 lavoratori per ogni pensionato. Una soglia, dice il Rapporto, ancora lontana ma, nel complesso, il sistema regge e continuerà a farlo, a patto di saper compiere - in un Paese che invecchia - scelte oculate su politiche attive per il lavoro, anticipi ed età di pensionamento.

Proprio sulle uscite arriva il monito più importante. L’età “legale” di pensionamento in Italia è di 67 anni, ma quella effettiva è di 63 anni. Questo dato, tra i più bassi d’Europa, dovrà salire se si vuol mantenere il sottile equilibrio nel sistema previdenziale italiano. Dunque basta scivoli e anticipi. Un monito anche per il governo che si appresta a riaprire il tavolo delle trattative con i sindacati per la riforma delle pensioni e al quale si discuterà della proposta “rivisitata” della Lega: il pensionamento con 41 anni di età, ma con un ricalcolo contributivo dell’assegno. Il cantiere delle pensioni è sempre aperto.

Pensioni, Opzione donna, cosa cambia nel 2024: età, anni di contributi e requisiti soggettivi. Chi può accedere

© RIPRODUZIONE RISERVATA