Pensioni, un superbonus per chi smette di lavorare a 71 anni: l'idea per "salvare" il sistema previdenziale italiano

di Giacomo Andreoli e Andrea Bassi
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 17:19 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 17:19 | 2 Minuti di Lettura
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Il sistema pensionistico italiano non è ancora in crisi, ma potrebbe finirci nei prossimi anni. Il numero dei pensionati continua infatti ad aumentare, mentre i lavoratori versano sempre meno contributi, soprattutto i più giovani, con carriere discontinue e stipendi bassi. Ad oggi la spesa per le pensioni è, tutto sommato, in equilibrio. E sostenibile. Quella per l’assistenza è invece fuori controllo. Se la prima è cresciuta in un decennio solo del 17%, la seconda nello stesso arco di tempo è balzata del 126%, da 89 miliardi a 157. Ma sia la spesa per la previdenza che quella per l’assistenza, finiscono in un “calderone” unico quando si tratta di verificare l’equilibrio complessivo del sistema.

Insomma, l’esercizio di calcolo, come ha spiegato Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, nel corso della presentazione dell’undicesimo Rapporto sul Bilancio previdenziale italiano da dove sono emersi questi dati, «è tutt’altro che sterile se si considera che la corretta determinazione di questi dati è fondamentale per evitare che eccessive sovrastime convincano l’Europa a imporre tagli alle pensioni che, come evidenziano questi numeri, presentano invece una spesa tutto sommato sotto controllo». Per "preservare il sistema", salvandolo dalle sue possibili difficoltà future, ltinerari previdenziali lancia quindi diverse proposte, tra cui quella, già di un superbonus in busta paga per chi lascia il lavoro a 71 anni.

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