Il limite
Nel complesso sono però più di 200 mila i nuclei familiari che tra luglio e settembre hanno ricevuto il fatidico sms dell’Inps che li informava dell’interruzione del reddito di cittadinanza a seguito delle sette mensilità fruite nel 2023, ovvero il limite massimo fissato dall’ultima legge di Bilancio. Insomma, a giudicare dai numeri molti ex percettori del reddito di cittadinanza starebbero rinunciando alla nuova prestazione di sostegno. Il che sorprende fino a un certo punto. Infatti, per ottenere i 350 euro del Supporto per la formazione per il lavoro è necessario partecipare (fisicamente) a percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale, un impegno che mal si sposa con le esigenze di chi per esempio ricava piccoli guadagni anche da altre attività, magari sommerse.