Schianto in diretta social, altri guai per l'immigrato: è senza permesso di soggiorno

"Ivan Marocco", è indagato per lesioni stradali aggravate dall'uso di droga e guida pericolosa

Schianto in diretta social, altri guai per l'immigrato: è senza permesso di soggiorno
di Marina Mingarelli
Martedì 19 Settembre 2023, 07:13 - Ultimo agg. 07:29
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Era sprovvisto anche del permesso di soggiorno. Aggrava la posizione di El Idrissi Abdelhafid, il manovale di 30anni marocchino che la settimana scorsa ha rischiato di fare una strage lungo la strada provinciale in territorio di Tecchiena. A bordo della sua Audi, per guadagnarsi qualche like su Facebook, sfrecciava a 160 all'ora mentre riprendeva la corsa in diretta social. All'altezza di una curva quell'auto lanciata a tutta velocità ha centrato una Nissan Qashqai su cui viaggiavano una donna e i due figli.

Al momento il trentenne, che su Facebook si faceva chiamare "Ivan Marocco 93", è indagato per lesioni stradali aggravate dall'uso di droga e guida pericolosa.

Nella giornata di ieri l'automobilista, che nei giorni scorsi è stato sottoposto ad intervento chirurgico presso l'ospedale "Spaziani" di Frosinone a causa di un trauma all'altezza del torace, è stato trasferito presso al "Fatebenefratelli" di Roma a causa di alcune complicazioni. Intanto nei prossimi giorni oltre all'accertamento tecnico irripetibile sul telefonino dell'uomo, verrà effettuata una perizia cinematica sia sulla vettura che sul luogo del sinistro proprio per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Quest'ultima consulenza è stata affidata all'ingegnere Fabrizio Ceramponi.

TRAGEDIA SFIORATA

Il trentenne a bordo della sua Audi pare stesse viaggiando ad oltre 160 chilometri orari. In piena curva ha invaso la corsia andandosi a scontrare con la Nissan Qashqai sulla quale viaggiavano una mamma di 44 anni con i figli di 14 e nove anni. Uno schianto ripreso dal telefonino che si trovava sopra il cruscotto e con una musica rap in sottofondo. "Ivan Marocco" amava il brivido e le emozioni forti. Già altre volte sempre sul suo profilo erano apparsi video dove percorreva una superstrada a velocità sostenuta. Domenica pomeriggio stesso copione.

La procura sta valutando adesso se far scattare o meno l'arresto. Con tutta probabilità il magistrato inquirente sta aspettando le conclusioni delle indagini. Ma c'è anche una notizia positiva: è stata dimessa la bambina di nove anni che era stata ricoverata presso l'ospedale pediatrico "Bambino Gesù" di Roma. Grande la felicità dei genitori che hanno potuto riabbracciare la loro figlioletta. La donna che ha vissuto attimini di vero terrore aveva visto la sua piccola incastrata tra le lamiere della vettura. Fortunatamente il tempestivo intervento dei soccorritori hanno scongiurato eventuali complicazioni alla piccina. La tragedia questa volta è stata soltanto sfiorata.
 

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